Tante idee, pochi investimenti
Nel nostro portale abbiamo parlato spesso di smart cities come ipotesi di occupazione e sviluppo futuro delle nostre città. Guardando però alla piattaforma Anci sulle Smart Cities italiane, come fa il sito Key4biz, in due anni sono stati presentati meno di 100 progetti, con qualche decina di Comuni in più coinvolti. Rispetto a quasi un anno, registra il portale Key4biz, fa i progetti dedicati ad interventi smart city nel nostro Paese sembrano rimasti fermi, così come il livello di investimento sui territori. Purtroppo in Italia la mancanza di Governi stabili uniti alla fragilità delle soluzioni proposte, la mancanza di una regia nazionale, le scarse competenze a livello delle amministrazioni locali, la poca cultura amministrativa in grado di portare a termine i progetti e la scarsità delle risorse stanno indebolendo il percorso italiano verso le smart cities. Ad aprile 2016 erano più di 3,7 miliardi gli investimenti in progetti smart city in Italia, per poco più di 1300 iniziative a livello locale.
L’instabilità governativa influisce sulle scelte
Se si va a verificare lo stato attuale del panorama smart city sulla piattaforma Anci troviamo che ad oggi i progetti totali censiti su 158 Comuni coinvolti sono 1.311, per 3,71 miliardi di euro già investiti e una copertura della popolazione che raggiunge i 15.446.552 beneficiari. Nei giorni scorsi a Milano, presso l’Anci Lombardia, si è tenuto un incontro dedicato proprio a questo tema, cioè sui fondi europei destinati ai progetti comunali. Ne è uscito fuori che Il 28,5% dei Comuni ha un progetto finanziato con i fondi europei, per un contributo medio di 543mila euro. Per le 14 Città metropolitane (Milano, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Roma, Reggio Calabria, Napoli, Bari, Cagliari, Palermo, Messina, Catania) interessate dal programma operativo nazionale Metro (Pon Metro), è stata stabilita una dotazione finanziaria di 90 milioni di euro per ciascuna città del Sud e 40 milioni di euro per quelle del Centro Nord e Sardegna, con l’obiettivo primario di potenziare i progetti innovativi a livello sociale, economico, tecnologico e ambientale delle nostre città.