di Maria Antonietta Mastrangelo
Lo spettro autistico: le diagnosi sono in aumento, ma anche la conoscenza e le opportunità formative Gli studenti delle scuole uniti per combattere pregiudizi ed esclusione sociale. La questione relativa lo spettro autistico coinvolge temi cruciali, quali l’inclusione dei bambini e dei ragazzi rientranti nello spettro, l’urgenza della formazione dei docenti e gli interventi didattici più adeguati, mirati ad affrontare questa complessa neuropatologia. Ma quali sono i possibili obiettivi di autonomia e i punti di forza delle persone neurodiverse? Una possibile risposta a questa domanda è stata fornita attraverso il racconto di storie d’isolamento e di discriminazione, causate soprattutto dalla scarsa conoscenzadell’autismoe dei modi d’interazione con le persone le quali ne sono affette.
A tal proposito, i dati statistici confermano l’aumento delle diagnosi di spettro autistico ma al tempo stesso, anche di una crescita in termini d’intervento e ancor prima, di presa in carico precoceall’interno delle strutture sanitarie preposte.
Inoltre in aumento anche la diffusione di modalità che favoriscono la relazione con gli adulti e con i pari e di pratiche che, coordinando adeguatamente l’intervento terapeutico con quello scolastico, consentono risultati molto significativi, sia in termini di socialità che di apprendimento. Attualmente nelle classi, vengono attivati percorsi grazie ai quali si realizza un coinvolgimento dei compagni i quali, apprendono modalità attraverso cui comunicare ed interagire con bambini e ragazzi/e con bisogni speciali. E’ il caso, ad esempio, dei ragazzi di Lodi che hanno vinto qualche giorno fa il concorso Raccontami l’autismo attraverso la realizzazione di un libro tattile, creato per entrare in contatto con una compagna. Essi hanno intenzione anche di tradurre delle favole di Esopo dal latino all’italiano e poi dall’italiano al Caa (Comunicazione Aumentativa e Alternativa).
Altri concorsi sono attualmente in corso e impegneranno altre classi. Grazie alla diffusione di queste buone prassi la sindrome autistica non è più sconosciuta e in un certo senso, è diminuita anche la diffidenza creata intorno a questa patologia, che può essere gestita con il prezioso supporto di quanti circondano questi giovani chiusi nel loro mondo.
Tuttavia, le difficoltà sono ancora moltissime e nonostante alcuni sensibili progressi, i genitori dei bambini e dei ragazzi con autismo devono ancora oggi combattere numerose battaglie con grande coraggio.
D’altro canto la scuola spesso non si dimostra pronta ad accogliere tutti i bambini e i giovani che ne avrebbero bisogno a causa delle scarse ore di sostegno a disposizione, in cui spesso non vi è formazione adeguata e dove di sovente, i docenti sono precari e non specializzati.
In breve: C’è ancora molto da fare per raggiungere risultati soddisfacenti.
In tale ambito le urgenze rimangono quelle dell’informazione e della formazione,necessarie per poter intervenire adeguatamente in ogni contesto e realizzare una vera inclusione sociale.
In tale direzione vanno gli eventi in programma in questi giorni a Benevento; nell’ambito della Settimana dedicata all’autismoche si è svolta a Benevento sono stati infatti realizzati degli eventi la cui principale tematica è stata quella dello spettro autistico.
Si è trattato infatti di una serie di manifestazioni realizzate per promuovere l’inclusione dei bambini e degli adolescenti con disturbi del neurosviluppo a scuola e nel contesto sociale.
Un altro importante evento è il Convegno del Centro Studi Erickson Autismi, benessere e sostenibilità, in programma per il 4 e 5 maggio 2018 al Palacongressi di Rimini.
Si tratterà in tal caso, di un’occasione per fare il punto sui progressi della scienza a tale riguardo, sui modelli di intervento e sugli strumenti operativi messi in atto per la gestione della sindrome autistica.
Durante il Convegno insegnanti, educatori, operatori sociali, sanitari e genitori approfondiranno la conoscenza dei diversi modelli di provata efficacia e dei principi documentati nelle linee guida nazionali e internazionali,per affrontare la complessità dello spettro autistico e sviluppare interventi di qualità.
Le molteplici proposte concerneranno tre macro ambiti principali, per consentire a tutti i partecipanti di costruirsi un percorso personalizzato, in base alla propria professionalità e ai propri interessi.
I tre ambiti in questione sono:
- ambito clinico;
- ambito didattico-educativo;
- ambito culturale-sociale;
Tre contesti d’intervento all’interno dei quali sarà possibile intervenire, per la risoluzione delle diverse esigenze connesse a chi è afflitto da tale neuropatologia; soprattutto destinato a quelle figure che ruotano attorno al giovane (genitori, docenti, studenti), le quali non avendo sufficiente preparazione e strumenti di comunicazione per interagire, attraverso questa guida potranno invece avvalersi di un supporto scientifico e pratico per la gestione di problemi connessi al quotidiano e delle azioni che si potranno sviluppare, per la loro risoluzione.