Difronte alla montagna di soldi che hanno permesso il passaggio di Ronaldo dal Real Madrid alla Juventus, viene sempre da chiedersi se questo mondo impazzito può permettersi di pagare le prestazioni di un lavoratore per quanto bravo oltre 30 milioni di euro oltre ai 110 milioni occorrenti per il suo trasferimento.
Cifre iperboliche che non hanno nessuna possibilità di confronto con chi vive oggi di uno stipendio di che non supera il 12 mila euro annui.
Dobbiamo sperare che comunque questo passaggio avvenga senza mettere a rischio società e imprese che hanno compiuto questo rischiosissimo investimento. Sarebbe eticamente inconcepibile e un ulteriore schiaffo alle statistiche che parlano di progressivo impoverimento del nostro Paese.