di Antonio de Honestis
David Wallach, nato in Irlanda, ma romano d’adozione, è il promotore deiRomanes,, insieme ad un suo amico, Rufo Iannelli, che è rimasto paralizzato alle gambe per un incidente ed è stato curato e si è riabilitato a Stoke Mandeville, in Inghilterra (in quell’ospedale c’è il Centro nazionale per le lesioni spinali, dove nel 1948 nacquero i primi Giochi Paralimpici), i due hanno, nel 2015, creato l’attività sportiva di rugby in carrozzina, la prima squadra italiana del nuovo sport, nato con l’intenzione di creare una opportunità per tutti i ragazzi e ragazze che hanno un destino simile che li ha resi paraplegici, per tirarli fuori di casa e dalla depressione.
Ora il gruppo conta più di 1.500 giovani con disabilità, ragazzi e ragazze, con patologie fisiche a anche mentali, mentre un piccolo gruppo, composto di una quindicina di persone si preparano per gli allenamenti in vista dello sport agonistico; infatti sono gli ideatori congiuntamente con la FISPES, la Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali, del torneo paralimpico “6Sedie-Il 6 Nazioni Seduto”, che si è tenuto lo scorso 23 febbraio, al PalaLuiss di Roma, gremito con gliatleti di 6 squadre italiane e 3 internazionali, con l’ambizione che il nuovo sport possa portarli alle Paralimpiadi di Tokyo nel 2020.
Ma a proposito di PalaLuiss, che si trova a Roma, nel II Municipio, in via Via Martino Longhi, 2 e si affaccia per un lato sulLungo Tevere Thaondi Revel, è là che la squadra si allena, ogni sabato, dalle 12.00 alle 14.00, composto dal team agonistico, mentre sono sei le squadre in Italia a praticare questa nuova disciplina sportiva, che ricalca alcune regole e tattiche del basket in carrozzina, ma caratterizzato da spettacolari impatti tra carrozzine; la nazionale italiana, che è nata da pochi anni, appunto, è ora al 28esimo tra le file della classifica mondiale.
Una curiosità, come tutte le persone cha hanno sofferto, e non poco, il gruppo ha una vocazione solidale, ad esempio, riguardo al furto della Locanda dei Girasoli, al Tuscolano, subito qualche giorno fa, i Ramones hanno deciso di donare 25 cartoni di birra artigianale fermentata dal birrificio “Birradamare”, prodotta a Fiumicino, un gesto fatto con il cuore, con un occhio al buon gusto e alla qualità.