Dalla pompa di benzina allo sconto in bolletta, le principali iniziative per sostenere le persone fragili
L’attuale crisi energetica preoccupa tutti i cittadini e le cittadine, soprattutto le persone con disabilità, che vedono messa in pericolo la propria Vita Indipendente e la propria inclusione sociale, culturale e lavorativa.
Infatti, l’autonomia, l’indipendenza e l’autonomia sono garantiti anche dalla possibilità di utilizzare autoveicoli, sedie a ruote elettriche o ausili medico-terapeutici.
L’allarme lanciato dalle principali Associazioni delle persone con disabilità è stato raccolto e si cominciano a raccogliere le prime risposte concrete.
I rappresentanti dei distributori di carburante aderenti all’Unione Petrolifera – in accordo con le Associazioni delle persone con disabilità – hanno promosso già dal 2020 il programma “Self per tutti”, l’iniziativa che prevede che agli automobilisti con disabilità sia garantita assistenza nel rifornimento di carburante anche presso le colonnine adibite al self-service e che il carburante sia pagato al prezzo del self-service.
In tutta Italia, circa 450 distributori hanno deciso di aderire al programma. Una volta individuato il distributore più vicino, le persone con disabilità dovranno solo recarsi alla pompa di benzina prescelta e lasciare le proprie generalità al personale incaricato al rifornimento.
Divenuta operativa nel febbraio 2020, l’iniziativa è frutto di un’intesa tra la FAIP (già Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici, oggi Federazione Associazioni Italiane di Persone con Lesione al Midollo Spinale), l’Unione Petrolifera in rappresentanza dei titolari degli impianti di distribuzione carburanti ad essa aderenti, e i gestori rappresentati dalle Associazioni di categoria FAIB Confesercenti, Fegica CISL e FIGISC/ANISA Confcommercio.
Per accedere al servizio è richiesto che la persona con disabilità sia munita del CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo), apposto sulla parte anteriore del veicolo. È inoltre richiesto che la persona con disabilità sia alla guida del veicolo stesso, ma impossibilitata, a causa della sua condizione di disabilità, ad effettuare il rifornimento in maniera autonoma.
Arera – Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente ha definito le modalità di erogazione del bonus Luce e Gas, rendendo automatico lo sconto in bolletta per i cittadini.
Non occorre presentare richiesta per accedere al bonus, poiché è stato attivato un sistema per cui si riceve in automatico lo sconto in bolletta, se si è in possesso dei requisiti previsti.
La misura di sostegno è prevista per tutti cittadini e le famiglie in difficoltà economica, con ISEE pari o inferiore a 12.000 euro annui; nuclei familiari numerosi (almeno 4 figli a carico) e ISEE non superiore a 20.000 euro annui; fruitori di pensione o Reddito di Cittadinanza.
Uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o di gas naturale e/o idrica con tariffa per usi domestici o per uso domestico residente; attivo o temporaneamente sospeso per morosità.
In alternativa, uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve usufruire di una fornitura condominiale centralizzata di gas naturale e/o idrica per uso civile e attiva.
Ogni nucleo familiare ha diritto ad un solo bonus sociale per tipologia (elettrico, gas, idrico), il cosiddetto “vincolo di unicità”. Per l’anno 2022 un solo bonus per disagio economico elettrico, un solo bonus gas e un solo bonus idrico.
Inoltre, hanno diritto al bonus elettrico anche tutti quei nuclei familiari, al cui interno è presente una persona che necessita di apparecchiature medico-terapeutiche, alimentate ad energia elettrica, necessarie per il mantenimento in vita di persone in gravi condizioni di salute.
Solo per fare qualche esempio, rientrano nella categoria i sollevatori mobili a sedile elettrici, i materassi antidecubito, le carrozzine elettriche, gli aspiratori.
Il bonus elettrico per disagio fisico è cumulabile con il bonus luce e gas per disagio economico.
Il bonus legato a disagio fisico non è vincolato ad un tetto ISEE, ma occorre fare richiesta, presentando certificato rilasciato dalla ASL attestante patologia per cui sono necessarie le apparecchiature; tipologia di apparecchiature utilizzate; indirizzo presso cui è presente la persona in condizioni di disagio fisico; data di inizio utilizzo delle apparecchiature mediche.
La domanda di accesso a tale bonus deve essere presentata al Comune di residenza del titolare della fornitura elettrica (anche se diverso dalla persona che utilizza le apparecchiature), oppure un altro Ente indicato dal Comune.