Nelle Murge Baresi tra le mura del convento-santuario di BEato Giacomo si produce “biondo nettare” all’insegna della solidarietà, dell’inclusione e della sostenibilità
A Bitetto, in provincia di Bari, nelle Murge, un piccolo comune con circa 11 mila abitanti, nel Convento – Santuario Beato Giacomo si produce la Birra Jacobus (nome latino di Giacomo), un’ottima birra artigianale, prodotta dai Frati francescani minori, in collaborazione con una ventina di persone con disabilità fisica, ma anche con sindrome di Down o autistici dai 30 anni in su (facenti parte dell’Associazione Adelfia in Cammino), .
Il Convento fondato nel 1432, per circa due secoli è stato abitato dai frati minori osservanti e ceduto nel 1625 ai frati minori Riformati.
Oggi si presenta come un notevole complesso architettonico costituito: dalla bellissima chiesa seicentesca, un piccolo scrigno d’arte con il suo stupendo altare in legno dorato opera del frate Giuseppe da Soleto.
Produrre alcolici in una struttura religiosa non è una novità, ma una tradizione consolidata nel nord d’Europa (non dimentichiamo, ad esempio, le famose birre “trappiste” belghe), mentre nel sud del continente si confezionano da secoli liquori ed elisir d’erbe medicinali, nonché, e non è una sorpresa, vino.
“In una testimonianza di Tommaso da Eccleston viene raccontato che quando i primi frati si insediarono in Inghilterra bevevano birra nei momenti di convivialità – ricorda padre Vincenzo Dituri, guardiano della comunità dei frati minori e responsabile del progetto, in un’intervista alla redazione di Bari de “la Repubblica” – E poi non lo facciamo per arricchirci, con un procedimento industriale: il nostro è artigianale e al contempo solidale”.
La birra Jacobus è prodotta in sei differenti qualità – pilsener, ipa, apa, weiss, lager e stout – per sostenere attività solidali in essere e da intraprendere e contribuire al restauro del patrimonio artistico-culturale locale.
Oltre all’utilità sociale dell’inclusione di persone con disabilità attraverso l’integrazione lavorativa, alla birra Jacobus non manca l’attenzione sostenibilità a chilometro zero, con piante di luppolo coltivate in Convento e utilizzo di altri prodotti agricoli locali.