Lo scorso 12 ottobre 2022 si è tenuto il Convegno “Don Luigi Liegro. L’attualità di una visione”, tra i temi che hanno riportato in primissimo piano c’è la salute mentale, acuendo le difficoltà delle fasce più deboli, lo scenario psicosociale che si è venuto a creare nel post pandemia e in concomitanza con lo scoppio del conflitto in Ucraina. La salute mentale si configura come una piaga nascosta, che ha bisogno di un maggiore sforzo da parte di Stato e regioni, sia di carattere finanziario che organizzativo, gli effetti di questa emergenza si stanno scaricando sugli adolescenti, sempre più privi di punti di riferimento, secondo le ultime indagini in materia, 1 ragazzo su 5 presenta una condizione di disagio psichico, che si manifesta prevalentemente con sintomi e segni di tipo ansioso o depressivo, o anche con comportamenti di tipo oppositivo o auto ed eterolesivo, si riscontra un netto e drammatico aumento di tentativi di suicidio tra i più giovani, tra i ragazzi con disagio psichico, 1 su 3 accede a un servizio di Neuropsichiatria infanzia e adolescenza (NPIA), ricevendo risposte terapeutico-riabilitative appropriate nella metà dei casi. Negli ultimi 10 anni gli accessi ai servizi di NPIA sono raddoppiati, ma le risorse professionali e strutturali sono rimaste invariate, se non addirittura diminuite. L’età di comparsa di comportamenti di abuso di alcol e sostanze è scesa a 12 anni, e gli accessi ai pronto soccorso per un disturbo psichiatrico riguardano 7 minori su 1000, un numero in aumento anche per le condizioni di grave criticità in cui versano i servizi territoriali, che non riescono a esercitare una funzione d’individuazione precoce. Oggi sono numerose, un numero in inquietante crescita, le storie di adolescenti completamente ai margini della realtà, incapaci di stabilire rapporti con gli altri e sempre più preda della solitudine.
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