Sabato 27 maggio ci sarà una marcia della pace che partirà dal centro del comune di Vicchio per finire a Barbiana, alla chiesa che fu la scuola e la casa di don Lorenzo Milani, dove alle nove del mattino è prevista la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La manifestazione avrà inizio alle 9 in piazza Giotto con i saluti dell’Amministrazione comunale e gli interventi di Flavio Lotti, coordinatore nazionale Tavolo della Pace e organizzatore Marcia PerugiAssisi – Marcia della Pace e della Fraternità; Giovanni De Gara, autore dell’installazione “Eldorato”; gli studenti dell’Istituto comprensivo di Vicchio, autori del libretto “Don Milani e la Scuola di Barbiana… appassionatamente attenti al presente e al futuro”.
Alle 9,45 è fissata la partenza per raggiungere a piedi il lago Viola (ore 10,45-11), dove si attenderà la conclusione della cerimonia in corso a Barbiana con l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, trasmessa su maxischermo.
Alle 12.30 si riprenderà il cammino per raggiungere Barbiana, dove alle ore 14 si svolgeranno i saluti delle autorità e gli interventi del presidente del Comitato Centenario Don Milani Rosy Bindi e dell’economista Luigino Bruni, collaboratore di Papa Francesco, seguiti dall’esecuzione musicale del quartetto d’archi della scuola di musica di Fiesole. A concludere, alle ore 15 la messa celebrata dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, e dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente Cei.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella visiterà a Barbiana (nel comune di Vicchio, in Mugello), la scuola e il cimitero dove il Priore Don Milani riposa.
“Era un maestro don Lorenzo Milani, un vero maestro – dice il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – e i veri maestri non smettono mai di insegnare. C’è sete di giustizia, di conoscenza, di dignità in questo complesso mondo di oggi e le parole, i pensieri e le azioni del parroco di Barbiana rappresentano un patrimonio vivo, di inestimabile forza e valore per le donne e gli uomini di buona volontà. Ricordare i cento anni dalla nascita di don Lorenzo sono certo che non sarà solo una doverosa celebrazione, ma soprattutto una nuova assunzione di impegno, la manifestazione di un largo e diffuso ‘I care’, cui ci spinge anche la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla manifestazione del 27 maggio”.