21 settembre 2023: Giornata mondiale Alzheimer

Le malattie neurodegenerative e in particolare la malattia di Alzheimer rappresentano una delle più grandi sfide in ambito sanitario e medico in un Paese come l’Italia, il secondo più longevo al mondo, e si qualificano come un vero e proprio problema di salute pubblica, in crescita esponenziale, con un forte impatto per il sistema sanitario, sociale ed economico nazionale. Ogni anno il 21 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall’Alzheimer’s disease international (Adi) con l’obiettivo di supportare la conoscenza di questa patologia e sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di affrontare questa malattia a livello socio-sanitario e assistenziale.

Dice l’Onorevole Annarita Patriarca, Deputata alla Camera : “Come segno di vicinanza ai pazienti italiani affetti da Alzheimer e ai loro caregiver e come segnale di supporto ai tanti medici e ricercatori che ogni giorno lottano contro questa patologia, abbiamo chiesto al presidente della Camera, Attilio Fontana, e del Senato, Ignazio La Russa, di illuminare di viola la facciata dei Palazzi la sera del 21 settembre. Ci piacerebbe che il nostro appello fosse raccolto anche da tutte le altre principali istituzioni, associazioni e realtà impegnate in quest’area terapeutica: è fondamentale che arrivi un segnale forte circa la necessità di considerare queste patologie come un problema primario di sanità pubblica, affrontando i temi più critici in modo strutturale e con azioni concrete, come il rifinanziamento del Fondo per l’Alzheimer e le demenze per il prossimo triennio”

Tra gli obiettivi dell’Intergruppo anche quello di agevolare lo stanziamento di risorse destinate alla diagnostica e al trattamento dei pazienti.

Dice la Sen. Beatrice Lorenzin: “Tenere alta l’attenzione su questa patologia è un passo molto importante e necessario per favorire anche una migliore presa in carico del paziente. Tutto questo a partire dalla diagnosi precoce della malattia, seguita da un approccio personalizzato e il rafforzamento di una rete integrata di assistenza sanitaria presente sul territorio. Al fine di facilitare l’accesso alle prestazioni, alla continuità assistenziale, e allo sviluppo di percorsi clinici e di ricerca comuni. Per questo siamo fiduciosi che il Ministero della Salute rifinanzi il Fondo per l’Alzheimer e le demenze“.

In Italia l’Alzheimer è tra le malattie neurodegenerative in forte crescita e che, quindi, ha un notevole impatto sul sistema sanitario, sociale ed economico. Rappresenta infatti la più comune forma di demenza.

Secondo i dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) emerge che oltre 55 milioni di persone nel mondo sono affette da demenza e in Italia sono circa 70mila casi. Inoltre è la terza causa di morte tra gli over 65 in Europa occidentale a seguito delle complicanze della malattia.

 

 

Photo: Ladiscussione.com