“L’amore per il teatro, da spettatore, è diventato più forte dopo la pandemia. Sono sempre stato un frequentatore, ma a volte più per dovere. E invece, dopo il Covid, si è amplificata una passione vera“. Nanni Moretti, rilassato e sorridente dopo la prima molto applaudita del suo Diari d’amore al teatro Carignano, spiega così il suo debutto da regista di prosa, a settant’anni tondi. Del palco, come narratore, ha l’esperienza consumata leggendo per l’Italia i diari di Caro diario negli ultimi anni. Ma quelli che stavolta porta in giro per l’Italia – a Torino sarà fino al 29 ottobre, poi molte tappe fino a giugno, sono quelli scritti di un’autrice affine al suo immaginario: Natalia Ginzburg.
Diari d’amore è un dittico di commedie, Dialoghi e Fragola e panna: “Ho riletto tutte le commedie di Ginzburg, ho scelto queste due, una delle quali non era mai stata allestita a teatro“. Tra i produttori, oltre al Teatro Stabile di Torino, dell’Emilia Romagna e il Teatro di Napoli, anche un gruppo di francesi “mi amano tanto e mi prendono sul serio. Come diceva mio padre, finché dura…” scherza il regista sulla passione longeva che la Francia riserva al suo cinema.
Lo spettacolo verrà realizzato grazie a una coproduzione internazionale che riunirà il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Emilia Romagna Teatro Ert/ Teatro Nazionale, Carnezzeria srls, Lac Lugano Arte e Cultura, Châteauvallon-Liberté scène nationale, Tnp Théâtre National Populaire de Villeurbanne, La Criée – Théâtre National de Marseille e Maison de la Culture d’Amiens, e al sostegno della Fondazione Crt.
Diari d’amore per la stagione in abbonamento dello Stabile di Torino, fino a domenica 29 ottobre e sarà poi in tournée fino a giugno 2024 in Italia e in Francia.
La casa editrice Einaudi ha pubblicato il 26 settembre una nuova edizione di Fragola e panna e Dialogo di Natalia Ginzburg, testi già compresi in Tutto il teatro a cura di Domenico Scarpa.
Con Einaudi sono uscite tutte le opere di Natalia Ginzburg (1916-1991).
Photo: Teatrostabiletorino.it