Autismo – La musicoterapia migliora le capacità comunicative

Antoniano e Zecchino d’Oro offrono percorsi di musicoterapia ai bambini con disturbi dello spettro autistico.

“La musicoterapia può essere un’importante risorsa per i bambini con disturbi dello spettro autistico, è infatti capace di ridurre lo stress e migliorare le capacità comunicative, relazionali e motorie“. Ad affermarlo, in occasione della Giornata europea della musicoterapia (15 novembre) è Marinella Maggiori, presidente dell’Associazione italiana professionisti della musicoterapia (Aim) e musicoterapeuta del Centro Terapeutico dell’Antoniano di Bologna, che da oltre 40 anni offre trattamenti riabilitativi per bambini con disturbi dell’età evolutiva. Tra i servizi più importanti della struttura, che condivide le mura e l’anima con Zecchino d’Oro, i percorsi di musicoterapia. Nel 2022 sono state oltre 1.700 le ore dedicate a questa disciplina, seconda, per quantità di ore, solo alla logopedia.

Il Centro rileva negli ultimi anni un aumento di accessi di bambini con disturbi dello spettro autistico, le musicoterapeute, in particolare, dal 2020 hanno accolto il 30% in più di bambini con questa tipologia di disturbo.

Fra i vari centri italiani attivi in questo ambito c’è il Centro Terapeutico dell’Antoniano di Bologna, sede dello Zecchino d’Oro, la cui prossima edizione, in onda su Rai uno dall’1 al 3 dicembre, sarà intitolata “La musica può“. Come a ricordare i benefici che la musica può avere se utilizzata in contesti terapeutici e riabilitativi.

I percorsi consistono sia in incontri individuali che in sessioni di gruppo, durante le quali oltre vengono messi a disposizione dei bambini diversi tipi di strumenti musicali: dal pianoforte, al flauto dolce, a strumenti a percussione, come legnetti, piatti, tamburelli.

Sono diversi infatti gli studi che dimostrano l‘efficacia della musicoterapia non solo nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico, ma anche, più in generale, di quelli che riguardano le capacità comunicative, i disturbi specifici dell’apprendimento o i disturbi dell’attenzione.

Una review (https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyt.2021.643234/full) pubblicata nel 2021 su Frontiers in Psychiatry aveva analizzato i risultati di 39 studi precedenti, che avevano incluso un totale di oltre 1700 partecipanti affetti da uno o più di questi disturbi. Dalle analisi era emerso che i diversi approcci di musicoterapia – dalle “formule” più strutturate a quelle in cui i bambini vengono messi di fronte alla possibilità di improvvisare con la voce o con gli strumenti – sono risultati efficaci in quasi tutti gli studi presi in esame. Con la modalità “improvvisazione” che sembra dare ottimi risultati soprattutto nei bambini affetti contemporaneamente da disordini dello spettro autistico e da disabilità intellettiva.

 

 

Photo: Musicaecura.com