Partecipano: Umberto Lucarelli, autore del libro, Giovanni
Sansone, regista teatrale, antropologo.
L’ingresso è libero.
Erstfeld è una lunga e profonda meditazione sulla vita,
sulla morte, sul tempo che passa senza mai passare,
sul significato che ciascuno di noi è.
Erstfeld, 475 metri di altitudine, in italiano Primo campo, con
l’acqua vicino del fiume Reuss che l’attraversa, è una tipica
cittadina di quei luoghi, piena di montagne e di
alberi ad alto fusto, “In quel momento qualcosa si aprì nel
cuore” dice Umberto Lucarelli, “E più precisamente dal centro
del petto sentii fluire una specie di gioia, mi vennero alle
labbra le parole che dicevano la vita è bella, e tutto mi sembrò a un tratto pieno di significato, sentii pace e vibrazioni sottili in tutto il corpo, ciò scaturiva come dal niente all’improvviso
e perdurò per un buon tratto anche se a me parve passasse
solo una manciata di secondi” poi oltre, “vidi l’acqua e mi venne voglia di fare il bagno e sentii che il liquido mi avvolgeva, vidi le montagne, vidi gli alberi, il sole, poi pian piano se ne andò ma rimasi contento di averlo provato, quel sentimento“.
Ancora dal libro “…Ci sono suoni e parole che ti accompagnano
per un tratto nella vita per poi affievolirsi e
scomparire e riapparire all’improvviso destate da un
odore, un sapore, un’immagine, un timbro, pensavo, Erstfeld in fondo era una parola che designava un
luogo, una parola e un luogo, come la vita e il vivere, come la morte e il morire, pensavo, tutto è parola e tutto è luogo,
pensavo, ma la parola vera il solo luogo vero è con tutta
probabilità solamente dentro di noi, ricordo, dissi tra
me, pensavo ora…”.
Umberto Lucarelli ha attraversato momenti difficili, la perdita del lavoro, una pesante malattia, rischiando di morire perfino, ma, in maniera resiliente riesce a renderci un libro solare, positivo, di chi ha superato le molte prove della vita, e quindi, saggio in qualche maniera.
Il libro è stato “adottato” dal progetto “Pinocchio nel paese delle meraviglie – VII edizione” – promosso dalla Cooperativa Sociale Integrata Matrioska, con il patrocinio e il finanziamento della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC Ministero della Cultura – come metafora della liminalità, il racconto di un viaggio in treno, cioè su un mezzo di locomozione che porta lo scrittore avanti e indietro, indipendentemente dalla sua volontà, senza alcuna possibilità di pilotarlo diversamente da come è già segnato nel suo tragitto.
Il permanere in un “non luogo” mette Lucarelli in una condizione di “rischio”, quello di vedere svanire il nucleo esistenziale ed artistico del suo percorso stesso: l’incontro con l’altro. Proprio come il Pinocchio della Cooperativa Matrioska e il suo viaggio attraverso gli anni e i luoghi surreali delle frontiere tra i Paesi: un monito a non rincorrere l’efficienza ad ogni costo, a lasciarci cullare dalla lentezza del tempo, a sognare un viaggio “impossibile”, forse quel viaggio che non faremo mai più, quello che avrebbe potuto farci scoprire paesaggi nuovi e altre persone, che avrebbe potuto aprirci lo spazio degli incontri.
Photo: Teatro San Gaspare