Il mio yoga insegnato dalla sedia

Affetta da emiparesi spastica, Gaia Costantini ha seguito la sua passione dello yoga del suono e si sta per diplomare come insegnante. “È stata la mia disabilità a “muovermi“, è stata lei il mio motore“.

Da quando ha iniziato a praticare yoga, Gaia Costantini si sente più leggera. “Ho una disabilità motoria, ho difficoltà sia di equilibrio sia di movimento nelle gambe e nel tronco. Dopo aver fatto tante terapie, mi sono dedicata allo yoga, ho visto che i miei muscoli riprendevano vita. La mia forte rigidità pian piano diventava sempre più leggera, ho visto che ci potevo convivere con meno difficoltà“.

Dice Gaia Costantini: “Mi piace molto insegnare lo yoga ai disabili. L’importante è avere la consapevolezza del proprio corpo. Sulla sedia si accorciano le distanze, nel caso della disabilità motoria non si ha lo stress di non riuscire a fare qualche movimento“.

“Nel 2005 andai a una lezione e mi appassionai. Non solo allo yoga, ma anche a tutto il modo di vivere che ruota intorno a questa disciplina, che è diventato il mio stile di vita interiore. Lo yoga si basa sull’introduzione del respiro, con il quale si calma l’intemperanza dei muscoli“, dice sempre la Costantini.

E ancora la Costantini: “Senza di essa (lo studio dello yoga n.d.r.) probabilmente non sarei stata così entusiasta nella pratica dello yoga. La mia disabilità è stata il mio motore, la ricerca la utilizziamo quando c’è qualcosa che non va e che ci spinge ad approfondire. Mi piacerebbe lanciare il messaggio che bisogna sempre cercare la propria strada, anche se abbiamo qualcosa che non va, se si pensa che quella sia la strada giusta. Per me con lo yoga e il suono è stato così. Poi nella vita ci sono anche delle coincidenze: mio padre era batterista, probabilmente la musica ce l’ho nel sangue”.

 

 

Photo: Vita.it