La discriminazione delle persone con disabilità

È evidente come le persone con disabilità continuino “incontrare ostacoli nella loro partecipazione come membri eguali della società” (Convenzione ONU). Ostacoli che il permanere di stereotipi, pregiudizi e barriere culturali rendono più ardui da superare“: lo scrive tra l’altro Domenico Massano, nel capitolo su “Persona e Disabilità“,  Aggiornamento 2022-2023 del “Rapporto sullo stato dei diritti in Italia“, recentemente presentato dall’Associazione A Buon Diritto.I

Il 18 dicembre scorso, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, è stato presentato l’aggiornamento 2022-2023 del Rapporto sullo stato dei diritti in Italia (sostenuto con i fondi dell’8 per mille Valdese), progetto portato avanti con pubblicazioni annuali dal 2014 a cura dell’Associazione A Buon Diritto, nata nel 2001 allo scopo di promuovere alcune questioni di grande rilievo pubblico, relative all’esercizio di diritti riconosciuti dal nostro ordinamento, ma non adeguatamente tutelati, o il cui riconoscimento viene messo in mora o contrastato o ritardato nei fatti.

Nonostante “La piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella società” sia uno dei principi cardine della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (Legge 18/09), il capitolo dedicato del Rapporto ISTAT 2022 sulla situazione del Paese, evidenzia come per le persone con disabilità permanga “La difficoltà a partecipare come eguali ha probabilmente la sua espressione più drammatica nel nesso che si osserva tra disabilità e disuguaglianze“.

Nesso che emerge in particolare dall’analisi della situazione delle famiglie con persone con disabilità, che sono circa 2 milioni e 800 mila, pari al 10,7 per cento del totale delle famiglie in Italia, e che svolgono un ruolo importante nella cura e nel contrasto al rischio di esclusione sociale grazie al contributo dei familiari, in particolare delle donne, che spesso si traduce in un impegno gravoso che limita la capacità di produzione del reddito dell’intero nucleo familiare.

 Occorre dare piena attuazione alla Convenzione ONU (Legge 18/09), al secondo Programma di azione (DPR del 12 ottobre 2017) e approvare e dare effettiva concretizzazione a tutti i Decreti Attuativi della Legge 227 del 2021 – Legge Delega sulla disabilità.

Occorre un mutamento di prospettiva che porti a considerare la promozione della vita indipendente e il sostegno all’autodeterminazione come “Criteri ispiratori complessivi del sistema“, anche attraverso: 1) la predisposizione di misure che possano garantire il diritto alla vita indipendente e avviare, al contempo processi di de istituzionalizzazione; 2) la partecipazione e la centralità del ruolo delle persone con disabilità nei percorsi di vita e nei progetti che le riguardano.

Occorre garantire il sostegno, la tutela giuridica e il riconoscimento del ruolo di cura dei caregiver familiari.

Occorre creare una strategia nazionale per il contrasto alle violenze e alle discriminazioni verso le persone con disabilità, in particolare contro le donne con disabilità, e creare consapevolezza contro i crimini d’odio.

Occorre garantire la partecipazione delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni di rappresentanza a ogni livello politico – istituzionale.

Occorre garantire l’accessibilità come principio chiave per sostenere processi inclusivi e la piena partecipazione delle persone con disabilità.

 

 

Photo: Giustiziainsieme.it