27 – 28 gennaio 2024 -Prato: Due giorni dedicati al convegno “Cure palliative e spiritualità”

Il convegnoCure palliative e spiritualità – Per un abbraccio integrale” ha aperto le porte al pubblico il fine settimana del 27-28 gennaio presso la Fraternità San Leonardo al Palco, monastero sulle prime colline di Prato, per approfondire e portare luce sui grandi temi che sottendono alla malattia e al necessario sostegno spirituale del malato, così come dei caregiver e dei familiari.

“L’evento è  stato organizzato da “Tutto è vita” – associazione che promuove un cambiamento culturale, di linguaggio e di comportamento riguardo alla morte – in collaborazione con la Federazione cure palliative (Fcp), e ha affrontato i concetti chiave legati ai due macro ambiti del convegno, grazie all’intervento di diversi relatori tra cui la prof.ssa Ines Testoni, docente di Psicologia sociale all’Università di Padova, direttrice del Master in “Death Studies and End of Life” e del corso di perfezionamento in “Creative arts therapies“. L’intervento di Testoni è stato sul tema “L’integrazione degli aspetti spirituali nella relazione e comunicazione con la persona malata“, ed è entrato nel merito delle difficoltà di affrontare la questione della spiritualità nel rapporto con chi soffre, senza rischiare di fare ideologia personale“, come riportano i media.

“In Italia e in tutto l’Occidente c’è stata una grande censura della morte da parte della società che ha oscurato, fino a poco tempo fa, anche temi come la vecchiaia e la malattia – ha dichiarato la prof.ssa Testoni, che prosegue – C’è una “grande congiura del silenzio” legata alla morte, che per fortuna lentamente e grazie anche ad incontri come questo si sta sciogliendo, per cui tante persone non informano ad esempio i malati delle relative prognosi o occultano ad altri componenti della famiglia l’avvicinarsi della morte di un caro. Vogliamo riportare in auge il complesso tema del morire e rendere le persone più consapevoli del fatto che la morte è parte della vita e non il suo opposto. Integrandola nella consapevolezza della persona e pian piano nella società l’effetto sarà quello di averne meno paura, valorizzando alla luce del limite che pone questo passaggio il dono straordinario della vita, non perdendo ad esempio più tempo in cose inutili“.

Il convegno ha affrontato  nello specifico il tema del ruolo del volontario in cure palliative e assistenza spirituale, grazie a relazioni frontali arricchite da esperienze e testimonianze. Fra gli altri relatori Guidalberto Bormolini, Mario Cagna, Francesco Campione, Filippo Canzani, Giovanni Moruzzi, Mariella Orsi, Tania Piccione, Claudio Ritossa, Sandro Spinsanti, e tanti altri.

Come può essere descritto il ruolo dei volontari nell’assistenza spirituale? In che modo possono essere riconosciuti e accolti i bisogni spirituali dei pazienti e dei caregiver? Durante l’incontro si sono cercate risposte concrete a queste ed altre domande, per poter offrire nelle cure palliative un abbraccio integrale a malati, familiari e caregiver, capace di avvolgere le persone nella propria interezza, ossia nella dimensione fisica, psichica, relazionale e spirituale.

“Come ricorda lo psichiatra e filosofo Viktor Frankl, fondatore della Logoterapia, l’uomo è disposto a soffrire a condizione di sapere che le proprie sofferenze abbiano un significato – ha concluso  – Per questo il sostegno spirituale per un malato terminale e chi lo circonda è essenziale. Solleva e accompagna tra le pieghe della sofferenza e dell’inquietudine, portando un senso e nuova luce in questo ultimo tratto di cammino terreno, difficile ma preziosissimo“.

Per informazioni www.tuttovita.it o scrivere a scuola@ricostruirelavita.it.

 

 

Photo: Fedcp.org/