“Giubileo for all” – L’evento dedicato ai percorsi per le persone con disabilità durante l’Anno Santo

La misericordia usa la bellezza perché attrae, suggestiona, qualcosa che stacca rispetto alla quotidianità e ci mette in contatto con Dio e la nostra interiorità. I programmi che state studiando possono essere un esempio di accessibilità di fruizione. Non si tratta semplicemente, già sarebbe importante, della possibilità che ogni uomo, anche con disabilità, possa accedere al genio dell’uomo, come quello artistico, ma qualcosa di più profondo. Dio è bellezza e Dio deve potersi manifestare ad ogni uomo. La nostra funzione è quella di facilitare il rapporto fra Dio e gli uomini“. Queste le parole di Monsignor Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, e riprese dalla stampa a seguito di un videomessaggio inviato in occasione dell’incontro intitolato “Giubileo for all”, svoltosi a Roma presso la Pontificia Università Urbaniana, dedicato ai percorsi per le persone con disabilità durante l’Anno Santo. E ancora Monsignor Baturi ha aggiunto: “È una idea molto bella che può essere utile, non soltanto a voi, ma a tutte le persone che usufruiranno degli itinerari e a tutta la Chiesa che potrà trarne un esempio“.

L’Inail riconosce da sempre il valore dello sport come strumento essenziale per il recupero delle capacità psicofisiche e per il reinserimento sociale delle persone con disabilità da lavoro. Era il 1960, infatti, quando il dottor Antonio Maglio, medico dell’Istituto, portò a Roma le prime Paralimpiadi della storia dopo aver sperimentato i benefici dell’attività fisica nel Centro paraplegici “Villa Marina” di Ostia, sull’esempio di quanto il dottor Ludwig Guttmann aveva fatto in Inghilterra con i reduci di guerra e con i Giochi di Stoke Mandeville. Successivamente, in anni molto più recenti, è arrivata la collaborazione dell’Istituto con il Comitato italiano Paralimpico, che oggi assicura, per il tramite dei propri comitati regionali, l’attività di Sportelli informativi presso le strutture territoriali Inail, il Centro protesi di Vigorso di Budrio con le sue filiali e il Centro di riabilitazione motoria di Volterra. L’obiettivo? Sensibilizzare le persone con invalidità da lavoro a fare sport, come dimostra anche l’ultimo “Piano quadriennale di attività per la promozione e la diffusione della pratica sportiva delle persone con disabilità da lavoro 2022/2025“. Da un punto di vista puramente pratico, il Cip offre la possibilità di frequentare un corso articolato in 40 lezioni di minimo 45 minuti ciascuna nella disciplina sportiva individuata come funzionale al percorso riabilitativo dell’assistito stesso e, su richiesta dell’équipe multidisciplinare Inail, anche un corso analogo in un’ulteriore disciplina sportiva. Entrambi i corsi possono essere reiterati, a richiesta, per due volte, fino a un massimo complessivo di sei corsi per assistito. Il Comitato italiano paralimpico si fa carico, inoltre, sia delle spese di tesseramento a federazioni, associazioni e società sia del certificato medico sportivo. L’attività fisica costituisce, quindi, un tassello fondamentale nel percorso riabilitativo che l’Istituto garantisce ai propri infortunati. Tale percorso è sostenuto anche dal “Regolamento per l’erogazione agli invalidi del lavoro di dispositivi tecnici e di interventi di sostegno per il reinserimento nella vita di relazione” (delibera Inail Cda n. 404 del 14 dicembre 2021), tra cui anche le protesi e gli ausili per praticare sport.

 

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