Le future generazioni sono entrate in Costituzione. Conseguenze giuridiche e politiche

La tutela dell’ambiente è diventata anche formalmente un principio fondamentale della Costituzione italiana e un diritto esplicito delle giovani generazioni. È stata infatti approvata la proposta di legge costituzionale che integra l’articolo 9 della Costituzione, che da oggi recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali“.

La legge costituzionale ha anche modificato l’articolo 41 che sancisce i diritti e doveri dell’iniziativa economica, introducendo un riferimento all’attività economica privata, la quale da oggi “non può svolgersi in modo tale da recare danno (…) alla salute e all’ambiente”.

L’approvazione è avvenuta con maggioranza qualificata sia in Senato che alla Camera dei Deputati, il che rende la modifica costituzionale già vigente senza necessità di ricorrere ad un referendum. Si tratta della prima volta nella storia della Repubblica che la Costituzione viene modificata con riferimento ai principi fondamentali.

Con Italy for Climate abbiamo trattato una tematica molto simile in occasione della COP Giovani a Milano, con un seminario dedicato dal titolo “Giovani e clima. La tutela del clima come diritto costituzionale”. Abbiamo discusso del tema con gli studenti dell’Università Bocconi e con alcuni esperti giuristi e costituzionalisti, prendendo spunto dalla sentenza che in Germania, pochi mesi prima, aveva bocciato la legge sul clima tedesca proprio perché ritenuta incostituzionale sul piano delle libertà individuali delle future generazioni.

Dal dibattito con gli esperti era emerso in realtà che in Italia la tutela del clima, anche a seguito di diverse sentenze e interpretazioni, avrebbe potuto già essere considerata un diritto costituzionale, in quanto assimilabile alla tutela della salute e a quella del paesaggio. Ma l’introduzione di un riferimento esplicito alla tutela dell’ambiente in Costituzione sicuramente può rafforzare l’entità e il valore giuridico di questo diritto.

La previsione esplicita di un diritto alla tutela dell’ambiente nella Costituzione italiana naturalmente non è di per sé garanzia che tale diritto venga effettivamente garantito: servono sempre degli strumenti, legislativi e attuativi, con cui far valere questo diritto attraverso esplicite prescrizioni, che in molti casi mancano ancora nel nostro ordinamento.  Ad esempio la proposta di discutere e approvare una legge per la protezione del clima è sul tavolo da mesi e speriamo vivamente che possa andare  in porto entro la fine della legislatura.

 

Photo: Fondazionesvilupposostenibile.org