L’iniziativa delle 11 cooperative di Innovainrete: “Senza l’adeguamento delle tariffe da Comune e Regione saremo costrette allo stop“. Appuntamento in piazza il 4 e il 15 luglio.
Una persona anziana da assistere a casa sua, una persona con disabilità da accompagnare al lavoro, un bambino o bambina da accompagnare dall’apprendimento al tempo libero, uno spazio pubblico da tenere pulito, un’attività culturale da organizzare, cure infermieristiche da assicurare e molto altro: “Dietro a ognuna di queste attività vitali per la Capitale c’è un lavoratore o una lavoratrice di una cooperativa sociale, e strutture complesse che permettono loro di operare“!, si legge in una nota di Innovainrete, che coordina 11 cooperative romane presenti in tutti i Municipi della Capitale, intervenendo direttamente sui bisogni di circa 8 mila persone con benefici potenziali per circa 24 mila famiglie, con oltre 2.700 mila lavoratrici e lavoratori e circa 500 volontarie e volontari attivi nei diversi settori.
Oggi Innovainrete ha lanciato la campagna: “Se io mi fermo, si ferma Roma“. Obiettivo dell’iniziativa, aperta all’adesione delle parti sociali, dell’associazionismo e di tutte le realtà interessate e solidali, è dare agli operatori e le operatrici un volto e le parole giuste per chiedere al Comune di Roma e alla Regione Lazio di fare la propria parte: “Senza l’adeguamento delle tariffe da Comune e Regione saremo costrette allo stop“, si legge ancora nella nota. “Dopo il rinnovo del contratto di settore – spiegano gli operatori della rete – le cooperative sociali hanno, giustamente, adeguato i compensi di lavoratrici e lavoratori, ma le istituzioni di cui garantiamo strutture e servizi non sembrano intenzionate a farlo, scaricando su strutture già gravate da anni di sottofinanziamento tutto il peso di questo doveroso adeguamento“.
“Prendiamo la parola – aggiungono gli operatori e le operatrici – per ricordare che una cooperativa sociale non è un’impresa come le altre, che noi lavoratrici e lavoratori siamo loro socie e soci e, dunque, non possiamo permettere che il mancato riconoscimento dei nostri diritti da parte delle istituzioni responsabili si traduca in una condanna alla chiusura per quei presidi territoriali e di intervento sociale che sono i nostri posti di lavoro“. Per difendere i diritti di lavoratrici e lavoratori Innovainrete sarà in presidio in Piazza del Campidoglio il 4 luglio dalle ore 17.30 e presso la Regione Lazio in Piazza Oderico da Pordenone il 15 luglio dalle ore 17.30.
Fonte: Redattoresociale.it
Photo: Redattoresociale.it