Umbria, Il G7 su inclusione e disabilità: Al centro c’è la persona. Il ministro Locatelli: “Riforma epocale”

Inizia la marcia di avvicinamento al primo G7 Inclusione e disabilità che si terrà in Umbria, tra Perugia ed Assisi, dal 14 al 16 ottobre. Uno speciale tematico dedicato all’evento, fino all’inizio dei lavori. In questa prima tappa Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, svela la riforma che segna una vera e propria rivoluzione copernicana, mettendo (finalmente) al centro la persona. Che rappresenta il leit motiv dello stesso G7.

Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità, l’avvio della sperimentazione delle nuove norme prevista anche nel Cuore verde, nella provincia di Perugia. “L’attuazione della legge delega 227 del 2021 – spiega il Ministro – avvia un percorso di riforma concreto nell’approccio alla disabilità e di profonda innovazione. I tre decreti attuativi rendono, infatti, protagonista la persona con disabilità e riconoscono la centralità dei suoi desideri, delle sue preferenze e dei suoi bisogni, così come previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Il cuore della riforma è il Progetto di vita, strumento sostenuto dal budget di progetto che garantisce una presa in carico completa e integrata della persona con disabilità, secondo una visione unitaria che tiene insieme tutti gli aspetti della vita quotidiana. Oggi le persone che hanno bisogno dei servizi devono “Bussare alle porte” dei diversi enti che gestiscono separatamente la parte sociale, sanitaria, di riabilitazione, scolastica, con il Progetto di vita la prospettiva si inverte e tutti gli enti competenti dovranno coordinarsi tra loro e riunirsi attorno alla persona con disabilità, protagonista dell’Unità di valutazione multidimensionale, attivando immediatamente i servizi e le misure necessari. La riforma semplifica la fase preliminare dell’accertamento dell’invalidità, la cosiddetta valutazione di base, individuando un unico soggetto accertatore, riunificando le procedure esistenti ed eliminando le visite di rivedibilità grazie a un certificato che di norma avrà durata non limitata nel tempo“.

Nel mese di gennaio 2025 sarà avviata, in

BresciaCatanzaroFirenzeForlì – Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste  la sperimentazione delle nuove norme e presto partirà la formazione degli enti coinvolti. “In coerenza con la Convenzione Onu, il decreto sul Progetto di vita – continua Locatelliintroduce anche il principio dell’accomodamento ragionevole e aggiorna il linguaggio sulla disabilità: parole come handicappato e portatore di handicap saranno abolite dalle leggi ordinarie e si parlerà finalmente di Persone con disabilità. Sul piano delle tutele la riforma riqualifica le pubbliche amministrazioni per garantire ai cittadini l’accessibilità agli spazi e ai servizi degli enti. Le novità principali riguardano l’individuazione, presso ciascuna amministrazione, di una figura preposta alla programmazione strategica della piena accessibilità da parte delle persone con disabilità“. Inoltre, gli obiettivi di tutela e accessibilità delle persone con disabilità nell’esercizio delle prestazioni lavorative e nell’accesso e fruizione dei servizi della pubblica amministrazioneEntrano a far parte del sistema di valutazione dei risultati anche in relazione alla responsabilità dei dirigenti“.

È infine prevista “Istituzione del Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, organismo indipendente di garanzia. Il decreto assegna al Garante competenze ben definite, legate al contrasto dei fenomeni di discriminazione subiti dalle persone con disabilità e alla vigilanza sul rispetto dei loro diritti. IlGarante potrà raccogliere segnalazioni, svolgere verifiche, visitare le strutture che erogano servizi pubblici essenziali, ma anche richiedere informazioni o formulare raccomandazioni alle amministrazioni e ai concessionari pubblici, sollecitando o proponendo interventi, misure o accomodamenti ragionevoli idonei a superare le criticità riscontrate“, conclude il Ministro.

Fonte: Corrieredellumbria.it

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