Il progetto è stato finanziato da benefattori privati, in un immobile di proprietà dell’Ordine di Malta a due passi dal Gazometro.
Una casa vacanze sociale in un edificio di proprietà dell’Ordine di Malta. Siamo a via Ostiense, nel cuore del quartiere ex industriale, oggi diviso tra locali e sedi dell‘università Roma Tre.
Il progetto si chiama GIOIA, acronimo di Giovani, Impegno, Occupazione, Inclusione e Accoglienza. Non è un Bed&breakfast come gli altri, perché grazie ai finanziamenti di benefattori nordamericani e italiani, è stata creata una casa vacanze che da una parte crea lavoro per persone con disabilità e dall’altra fornisce un’alternativa alla vita nelle famiglie d’origine, una sorta di “Dopo di noi“.
Il complesso, al civico 103 di via Ostiense a due passi dal Gazometro, è di proprietà dell’Ordine di Malta ed è stato completamente riadattato ai nuovi scopi. Il progetto è stato portato a termine dall’Ordine insieme al Gran Priorato e la cooperativa sociale Diversa Arte e ha come scopo favorire l’inclusione sociale e l’autonomia dei giovani con disabilità, attraverso la creazione di percorsi di accoglienza e di formazione professionale nel settore turistico e alberghiero.
All’inaugurazione, ieri, lunedì 25 novembre, hanno partecipato Fra’ John Dunlap (Gran Maestro dell’Ordine di Malta), il cardinal Gianfranco Ghirlanda, il presidente dell’assemblea capitolina Svetlana Celli, il minisindaco dell’VIII municipio Amedeo Ciaccheri. L’iniziativa costituisce un progetto integrato che vede al centro la nascita di una “Casa Vacanze con finalità sociale” all’interno di un complesso di appartamenti, quattro dei quali sono stati completamente rinnovati e adattati per le specifiche esigenze dei futuri ospiti del centro.
Il progetto si inserisce in un contesto in cui le opportunità per le persone con disabilità sono estremamente limitate: secondo le ultime rilevazioni, solo il 47% delle persone con disabilità trova un impiego in Italia e a Roma solo il 20% delle case vacanza offerte sui portali on line è accessibile in maniera inclusiva a portatori di disabilità non in grado di muoversi autonomamente.
Fonte: Romatoday.it
Photo: Romatoday.it