Si conclude dal 27 al 31 Dicembre 2024 al Teatro San Gaspare di Roma il progetto annuale “Pinocchio nel paese delle meraviglie – ottava edizione”: percorsi – incontri – scambi – connessioni – contaminazioni – coesioni.
Ingresso libero e gratuito, aperto a chiunque voglia condividere proiezioni cinematografiche, presentazioni di libri e laboratori creativi, dibattiti e riflessioni, momenti ludici… alla scoperta dell’unicità di ciascuna Persona umana, a partire dalla propria specifica e peculiare diversità.
Promosso dalla Cooperativa Sociale Integrata MATRIOSKA – il percorso consiste in un’iniziativa sperimentale, di seconda generazione, proposta principalmente da persone immigrate extracomunitarie con disabilità psichica già inserite nel Territorio, quale laboratorio sperimentale di alta potenzialità innovativa sul versante dei processi (attivazione di strumenti e metodi di nuova cittadinanza attiva di soggetti), degli obiettivi (l’inclusione) e del contesto politico istituzionale.
Il progetto si è sviluppato in armonia con le priorità individuate dal primo G7 dedicato alla disabilità nel mese di Ottobre 2024, che verrà ricordato come quello della firma della Carta di Solfagnano, un documento siglato dai Ministri partecipanti, che rappresenta la base di un impegno ad agire in maniera unitaria e concreta, tramite politiche per “garantire una piena ed effettiva partecipazione e inclusione nella vita civile, sociale, economica, culturale e politica per tutte le persone con disabilità”.
Pinocchio è il simbolo dell’eroe discriminato, che picarescamente percorre mondi diversi, né buono, né cattivo, ma tanto simile ai giovani bielorussi con disabilità della Cooperativa Matrioska, che propongono il progetto: orfano, con un padre ideale da raggiungere, mentre attraversa le mille contraddizioni dell’accoglienza.
Attraversare lo specchio è andare oltre, superare e sublimare tutte le paure legate alla diversità di lingua, pensiero e condizione.
Ecco che, allora, il passaggio Attraverso lo specchio non è un breakdown, bensì un breakthrough.
In tal senso, si riprende la distinzione operata da Ronald David Laing e ripresa poi da Gilles Deleuze tra breakdown (crollo) e breakthrough (squarcio), a significare la differenza tra lo sprofondamento nella notte (il breakdown della follia) e il passaggio (breakthrough), l’esplorazione dell’ignoto in sé, per l’emersione finalmente rinnovata, la neogenesi. Non schiavitù e morte esistenziale, ma liberazione e movimento, che, con questa iniziativa, si traducono in incontro e scambio, costruzione di rete, Comunità, che si ricostruisce e/o si consolida, a partire dalle diversità di ciascuno, intese anche come storie personali esistenziali, filosofiche e religiose, ma anche come riconoscimento della fragilità e del limite insito in ciascuna Persona umana.
Il patrimonio culturale, inteso in tutte le sue accezioni, è parte centrale delle nostre vite, partecipando alla costruzione dell’identità di ognuno di noi.
La sua corretta comprensione e conoscenza può aiutare a combattere stereotipi e pregiudizi che affliggono l’Europa contemporanea, restituendo tutto il valore e la ricchezza della diversità e, al contempo, mettendo in luce le comuni radici e la mescolanza di diverse tradizioni, che da sempre caratterizza l’Europa.
Il percorso progettuale annuale è iniziato nel 2017 dalle case in Italia, in cui i giovani bielorussi con disabilità della Cooperativa Matrioska vivono da oltre 20 anni, accolti dalle famiglie che li ospitavano da minori nei gruppi di “accoglienza dei bambini di Chernobyl”. Alla maggiore età, dopo anni di andate e ritorni dalla Bielorussia (tre mesi d’inverno e tre mesi d’estate), sono giunti definitivamente in Italia con un regolare contratto di soggiorno per lavoro.
Da lì il difficile inserimento nell’ordinarietà italiana, scolastica e lavorativa; il periodico rinnovo del permesso di soggiorno con tutta la trafila burocratica e le file negli Uffici della Questura; le difficoltà di lingua e la scarsa alfabetizzazione scolastica; i sogni e le aspettative di giovani adolescenti, che avevano perso molte tappe del proprio sviluppo intellettivo, corporeo ed emozionale e che, pur maggiorenni, si comportavano come bambini di Scuola Elementare, con la conseguente difficoltà di inserimento sociale e culturale tra i coetanei italiani.
Attraverso la videocamera, i suddetti soci lavoratori videomakers della Cooperativa Matrioska stanno raccontando da anni in prima persona (come operatori video e montatori, ma anche come “attori” protagonisti) i difficili anni iniziali in Italia fino alla scelta consapevole di accettare l’Italia come nuova propria Patria e Madre, con il desiderio ancora negato di diventare cittadini italiani. E insieme a ciò, nella raccolta delle narrazioni dei diversi protagonisti bielorussi e delle famiglie ospitanti, lo stigma della diversità legata alla provenienza geografica, all’etnia, alla difficoltà di parlare correttamente italiano e alla disabilità psichica e/o intellettiva.
All’inizio del 2023, i giovani videomakers bielorussi con disabilità della Cooperativa Sociale Integrata Matrioska stavano vivendo già da circa un anno un nuovo trauma con la guerra in Ucraina, sentendosi anche “nemici” involontari di un popolo, con cui hanno sempre condiviso ideali, percorsi spirituali e approfondimenti filosofici. Hanno amici ucraini anche a Roma, ma si sentono malvisti in quanto alleati del Paese che ha invaso l’Ucraina.
Come nelle precedenti edizioni, obiettivo principale del progetto è stata la realizzazione di un film-documentario di un viaggio di un anno, dalla Bielorussia all’Italia.
Ma è stato anche un viaggio tra le etnie presenti a Roma, soprattutto la Comunità del Bangladesh, con le decine di donne e bambini, che partecipano da oltre 3 anni al Centro Diurno “Il fagiolo magico” dell’Associazione Volontari Il Cavallo Bianco, partner principale del progetto; soprattutto le donne moldave badanti a Roma di AssoMoldave; soprattutto tra i profughi ucraini accolti dalla Caritas Diocesana di Roma e da Roma Capitale.
L’annualità progettuale dell’anno 2023 si è conclusa con la seguente riflessione del regista tedesco Wim Wenders:
“L’essere straniero per me non è altro che una via diretta al concetto di identità.
In altre parole, l’identità non è qualcosa che già possiedi, devi invece passare attraverso le cose per ottenerla.
Attraversare frontiere ti dà come la sensazione di perdere preconcetti”
In continuità con il lavoro avviato nel 2023, nel 2024, si è consolidato il lavoro di “fare cinema” attraversando le frontiere, ampliando la ricerca sui video degli anni precedenti e rimontandoli in nuove modalità narrative.
Il percorso progettuale annuale ha approfondito il tema del recupero della memoria, del ripristino dell’ordinarietà delle abitudini quotidiane (anche nella loro stereotipia, talora “utile” per gli equilibri di persone fragili), attraverso una seconda visione su grande schermo dei percorsi cinematografici realizzati dai soci lavoratori bielorussi della Cooperativa Matrioska in oltre 15 anni di attività, ma anche con la rimodulazione delle immagini video del passato (quelle già montate nei film precedenti e quelle temporaneamente archiviate), in un percorso di riuso creativo delle immagini del found foutage di Associazioni e famiglie italiane, che hanno collaborato da circa 30 anni all’accoglienza dei bambini degli Orfanotrofi bielorussi.
I giovani videomakers bielorussi con disabilità della Cooperativa Sociale Integrata Matrioska stanno vivendo da oltre due anni un nuovo trauma con la guerra in Ucraina, sentendosi anche “nemici” involontari di un popolo con cui hanno sempre condiviso ideali, percorsi spirituali e approfondimenti filosofici. Hanno amici ucraini anche a Roma, ma si sentono malvisti in quanto alleati del Paese che ha invaso l’Ucraina.
E poi ci sono gli amici in Bielorussia, le decine di ragazzi con disabilità che vivono nelle Case-famiglia dell’Associazione Volontari “Il Cavallo Bianco”, i bambini degli Internati “speciali” e gli adulti che soggiornano nei Manicomi, con cui ci si era vicendevolmente e reciprocamente promesso a fine Dicembre 2021 – all’interno dell’evento finale on-line del progetto – che ci saremmo riabbracciati, che avremmo rifatto il nostro Festival Teatrale, che avremmo di nuovo mangiato insieme in grandi tavolate. La promessa è stata “mantenuta” soltanto ad Aprile 2024.
VII edizione del Festival teatrale “Attraverso lo specchio” in Bielorussia
26-28 Aprile 2024
Insperatamente, la prima azione progettuale in Bielorussia nell’anno 2024 è stata realizzata con l’organizzazione di una nuova edizione del Festival di cultura teatrale e cinematografica “Attraverso lo specchio” a Begoml dal 26 al 28 aprile 2024.
Grazie alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia, S.E. Tomaso Pietro Marchegiani, anche i rappresentanti delle Amministrazioni locali a livello comunale, provinciale e regionale sono intervenuti alle cerimonie di apertura e premiazione del Festival, oltre che a momenti conviviali di scambio e incontro. Hanno partecipato al Festival 8 Internati per minori e Manicomi per circa 150 persone – oltre ai n. 100 minori ospiti stabilmente dell’Internato di Begoml.
Un’occasione di festa, incontro e scambio, che da sempre ha restituito al prodotto audiovisivo finale del progetto una dimensione internazionale e l’opportunità di una disseminazione di buone prassi socio-culturali, anche attraverso prodotti intermedi in forma di video-racconti, spot e cortometraggi. Inoltre, sono sempre state prodotte copie su DVD e diffuse presso gli Internati e Manicomi partecipanti, oltre che ad altre strutture pubbliche bielorusse.
I Corsi di Italiano presso il Teatro San Gaspare
Nel 2022, l’impossibilità di recarsi come tutti gli anni in Bielorussia presso l’Internato per bambini oligofrenici di Begoml per l’organizzazione del Festival Teatrale “Attraverso lo specchio”, dedicato agli Internati (orfanotrofi e istituti psichiatrici) per giovani con disabilità psichica, a causa della pandemia da Covid-19, ma soprattutto per il blocco dei voli diretti a causa della crisi politica intervenuta dopo le elezioni presidenziali, delle relative sanzioni dell’Unione Europea e della situazione delle persone migranti bloccate al confine tra Bielorussia e Polonia, aggravata dall’inizio della guerra in Ucraina, con ulteriori restrizioni, ha “costretto” il progetto “Pinocchio nel paese delle meraviglie ” ad individuare nuovi orizzonti e realtà socio-culturali da esplorare e incontrare, al fine dell’elaborazione di un prodotto audiovisivo, che mantenesse gli elementi di internazionalizzazione del progetto in essere. In particolare, il team di progetto ha interagito con il gruppo del progetto “Il fagiolo magico” (promosso dall’Associazione Volontari Il Cavallo Bianco – ODV). Tale gruppo è costituito per la maggior parte da persone provenienti dal Bangladesh, che vivono nel quartiere dove si trova la sede operativa della Cooperativa, cioè il Teatro San Gaspare. In particolare, già dall’anno 2021, le donne bengalesi erano state già coinvolte in laboratori espressivo-creativi, in cui sono stati stimolati percorsi di reciprocità e narrazione sul percorso di immigrazione in Italia, sulla inclusione socio-culturale a Roma e sul vissuto psico-corporeo legato alla pandemia.
L’animazione di Comunità è sempre stata fin dalla prima edizione del progetto “Pinocchio nel paese delle meraviglie” una metodologia di incontro e scambio con le Associazioni ed i gruppi territoriali, ma anche con i gruppi informali di persone, che condividono etnia, religione, percorsi di vita, ma anche desideri e sogni.
L’ottimo successo della specifica azione ha portato a ripeterla con positivi risultati anche nell’edizione del 2023, in cui è stato coinvolto un gruppo informale di donne del Bangladesh (ma anche dell’India, del Togo, della Romania, di alcuni Paesi del SudAmerica e naturalmente italiane) – insieme talora anche ai propri bambini e mariti – come uno dei gruppi-target del percorso progettuale 2023. In tal senso, l’interazione con gruppi di etnie diverse è avvenuta – come nelle edizioni 2022 e 2023 – anche con l’offerta di corsi di italiano, di ceramica e di laboratorio espressivo-creativo-teatrale viene riproposta anche per l’edizione 2024.
8 giugno 2024
Festa dei Popoli – presso Oratorio San Gaspare
Le persone straniere coinvolte nel progetto già da quasi 3 anni in Teatro, con i laboratori di ceramica, italiano, scrittura creativa, teatro e video… si sono trasformate per una sera in cuoche e cuochi, proponendo i loro piatti tipici. Saranno presenti Bangladesh, India, Ucraina, Ecuador, Siria, Thailandia, Egitto, Togo e altri Paesi. Come per le edizioni degli anni 2022 2023, un “ristorante” multietnico si è snodato attraverso tavoli colmi di cibi da un lato all’altro dell’Oratorio, mentre sul palco i giovani della Parrocchia si alterneranno nell’animazione canora ai balli etnici e alle testimonianze del migrare.
L’edizione del 2024 è stata caratterizzata dal Concerto del gruppo musicale EasyPop, che ha partecipato fino al 2019 alle missioni in Bielorussia e in Ucraina, in spirito di gratuità e solidarietà.
Un viaggio di un anno dall’Italia alla Bielorussia, intenso e faticoso nell’attraversamento dello specchio delle frontiere, con i lunghi controlli doganali in Lituania e in Bielorussia, con i laboratori espressivi e creativi dedicati ai bambini e agli adulti in Italia, con le rassegne cinematografiche proposte a persone straniere ospiti a Roma… si conclude con una grande Festa interculturale di più giorni al Teatro San Gaspare.
Per saperne di più: https://pinocchionelpaesedellemeraviglie.coop-matrioska.it/