Giorno della memoria – Rassegna di riflessioni in Italia

Giorno della memoria, Giorgia Meloni: “Leggi razziali infami, il fascismo complice. Piano del Governo contro l’antisemitismo.

Nel Giorno della Memoria, reali e capi di Stato, tra cui il presidente della Repubblica Mattarella, partecipano ad Auschwitz alla cerimonia per gli 80 anni dalla chiusura del campo di concentramento nazista. Il Papa: “Mai negare l’orrore della Shoah, debellare l’antisemitismo”.

“Sono passati ottanta anni da quando i cancelli di Auschwitz si spalancarono sull’atrocità, sull’abominio, sul male assoluto dell’Olocausto. Tenere viva la memoria oggi, mentre l’odio continua a farsi largo nelle nostre società e si consumano nuove tragedie, è un dovere civile di tutte e tutti”. Lo dice Elly Schlein. “Onorare la Memoria significa anche proteggere la verità e metterla al riparo dal negazionismo, dai rigurgiti di antisemitismo, da ogni forma di razzismo e di odio, dalla da chi tenta di riscrivere la storia a proprio vantaggio – prosegue il segretario del Pd –La tragedia dell’Olocausto ha lasciato alle generazioni successive la responsabilità di tramandarne la memoria e contrastare l’odio affinché non trovi più alcuno spazio nelle nostre società. Questo è e sarà sempre il nostro impegno”.

Nella Giornata della Memoria la Federazione Italiana per le Persone con DisabilitàFish richiama l’attenzione sull’Aktion T4, il programma nazista di sterminio delle persone con disabilità perché “Troppo spesso dimenticato nelle commemorazioni e nei dibattiti storici”. Tra il 1939 e il 1945, circa 275mila persone – sottolinea – “Dal regime in nome di un’ideologia eugenetica che le considerava un peso per la società ed incompatibili con l’ideale di razza pura. Le vittime venivano selezionate tramite criteri pseudoscientifici che classificavano la loro vita come improduttiva. Questo sterminio, gestito con un’efficienza burocratica spietata, rappresentò un banco di prova per le tecniche genocidarie successivamente applicate nei campi di concentramento”. La Federazione evidenzia l’importanza di ricordare questa pagina oscura della storia, non solo come atto di giustizia verso le vittime, ma anche come monito per il presente ed il futuro. “Dimenticare queste atrocità significa – afferma il Presidente di Fish Vincenzo Falabellarischiare di ripeterle. La memoria storica è un elemento fondamentale per costruire una società inclusiva, capace di valorizzare la diversità e di difendere la dignità umana contro ogni forma di esclusione e odio. In un’epoca in cui emergono nuove forme di discriminazione, ricordare serve – conclude –  a rafforzare l’impegno per una società in cui la dignità di ogni individuo sia al centro delle scelte politiche, sociali e culturali”.

Liliana Segre: “L’antisemitismo c’è sempre stato, ma oggi è manifesto”.
“Io non sono così stupita dell’antisemitismo di oggi. Oggi è manifesto, ma c’è sempre stato, solo che non se ne poteva parlare nei termini sfacciati con cui si fa oggi, termini vergognosi e disgustosi, tutto il peggio che si può dire”. Lo ha detto la senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz nella conversazioneCara Liliana” con Marco Vigevani, Presidente del Comitato eventi Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, mandata online sui canali del Memoriale. “Ci sarebbe da studiare l’evoluzione dell’Europa e del mondo occidentale degli ultimi 50 anni – ha affermato – Posso parlare di me, io tornata da Auschwitz ho scelto il silenzio perché mi rendevo conto dell’incapacità di capire la tragedia del sopravvissuto che rientrava in un mondo che voleva vivere e rivivere”. Se, invece, arrivata a 50 anni, Liliana Segre, oggi 94enne, ha deciso di rompere il silenzio, è perché “Mi rendevo conto che il mondo cambiava, ma l’antisemitismo restava sempre uguale”.

Fonte: IlsecoloXIX.it

Photo: IlsecoloXIX.it