Bronislaw Czech, Harry Seidel, Emil Zatopek e Dana Zatopkova, Antonio Maglio e Khalida Popal. Sono loro i sei nuovi “giusti” a cui saranno dedicate le targhe nel Giardino dei giusti di tutto il mondo al Monte Stella di Milano. La cerimonia si terrà l’11 marzo 2025, cinque giorni dopo la Giornata dei giusti dell’umanità del 6 marzo: la data è stata scelta per permettere una più cospicua partecipazione degli studenti delle scuole cittadine. Il tema per il 2025 della Giornata europea dei giusti dell’umanità è proprio “I giusti dello sport. Storie di atleti che hanno scelto il bene“. La Giornata nasce grazie all’appello della Fondazione Gariwo – Gardens of the Righteous Worldwide – accolto il 10 maggio 2012 dai deputati di Strasburgo. La scelta per le celebrazioni è caduta sul 6 marzo, data della scomparsa dell’artefice del Viale dei Giusti Moshe Bejski. A partire dalla definizione di Yad Vashem, Gariwo ha esteso il concetto di giusto sino a includere quanti, in ogni parte del mondo, hanno salvato vite umane in tutti i genocidi e difeso la dignità umana durante i totalitarismi. Dal 7 dicembre 2017 la Giornata dei giusti è solennità civile in Italia. L’articolo 1 della legge 212/2017 che la istituisce recita così: “Dedicata a mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani“.
La scelta del tema sport per l’edizione di quest’anno nasce dall’approssimarsi delle Olimpiadi invernali del 2026 di Milano-Cortina, con lo sport che rappresenta un importante veicolo di messaggi di pace, inclusione, rispetto. Inoltre, la celebrazione del 2025 cade negli 80 anni dalla liberazione dei campi di sterminio nazifascisti e dalla liberazione d’Italia.
In questa direzione vanno anche i nomi degli sportivi a cui saranno dedicate le targhe. Czech (1908–1944), primo sciatore polacco di livello mondiale, dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale fece più volte il corriere clandestino sulla rotta Zakopane-Budapest, aiutò molte persone a fuggire e portò messaggi per la Resistenza e per questo finì ad Auschwitz, dove morì. Seidel (1938–2020), ciclista tedesco, contribuì alla fuga di oltre 100 persone dalla Germania Est attraverso la costruzione di tunnel sotto al Muro di Berlino. Emil e Dana, maratoneta lui e giavellottista lei, entrami campioni olimpici, si distinsero tra i dissidenti della Primavera di Praga e per questo pagarono: Emil con i lavori forzati e Dana con la morte civile a cui li condannò il regime comunista. Maglio è stato definito il “papà delle Paralimpiadi” e con le sue intuizioni ha rivoluzionato la percezione della disabilità attraverso la sport-terapia. Popal, calciatrice e attivista, fondatrice della nazionale femminile di calcio dell’Afghanistan, nel 2021 ha organizzato il salvataggio di 300 persone in fuga dai talebani e nel 2011, da rifugiata in Danimarca, ha fondato l’associazione Girl Power che si batte per i diritti delle donne e l’emancipazione femminile.
Fonte: Superabile.it
Photo: Superabile.it