Il Premio Antonio Maglio, in memoria del medico dell’Inail e pioniere della riabilitazione sportiva, destinato ai migliori laureati, specialisti e specializzandi che abbiano affrontato nelle loro tesi il tema dello sport come mezzo di integrazione e inclusione sociale per le persone con disabilità, è stato assegnato per gli anni accademici 2021/2022 e 2022/2023 a Gianmarco Paonizzo e Giulia Bevilacqua.
Il riconoscimento per il 2021/2022: Gianmarco Paonizzo e la psicologia sportiva. La commissione valutatrice del Premio Antonio Maglio, presieduta da Maria Stella Maglio Calà, ha assegnato il primo premio per l’anno accademico 2021/2022 a Gianmarco Paonizzo, laureato presso l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia. Paonizzo ha sviluppato una tesi intitolata “Sport e benessere: i benefici psicologici offerti dalla pratica sportiva”, esplorando il legame tra attività fisica e salute mentale. La sua ricerca si inserisce nell’orizzonte di un approccio innovativo che riconosce lo sport come un veicolo di benessere psicologico e di reintegrazione sociale, un tema che si ricollega strettamente alla visione del Premio Maglio.
Il premio 2022/2023: Giulia Bevilacqua e l’inclusione attraverso lo sport. Giulia Bevilacqua, laureata all‘Università degli Studi di Roma “La Sapienza“, ha ricevuto il premio per l’anno accademico 2022/2023 grazie al suo lavoro di ricerca nell’ambito della terapia occupazionale. La sua tesi, dal titolo “Valutazione di un programma di avviamento allo sport per persone con lesione midollare”, ha approfondito il tema del coinvolgimento sportivo come strategia per migliorare la qualità della vita delle persone con lesioni spinali, favorendone l’autonomia e il benessere psicofisico.
Innovazione e inclusività nel ricordo di un grande medico. Il Premio Antonio Maglio è istituito in attuazione del “Piano quadriennale di attività per la promozione e la diffusione della pratica sportiva delle persone con disabilità da lavoro 2022/2025” dell’Inail, con bando gestito dal Comitato internazionale paralimpico (Cip). Il premio assegna ai vincitori una somma di 10.000 euro, per sostenere la loro carriera e la prosecuzione dei loro studi, e al contempo onora la memoria di Antonio Maglio, neuropsichiatra e dirigente dell’Inail, che è stato un pioniere nel trattamento clinico e nella riabilitazione delle persone con disabilità, coniugando medicina, psicologia e sport.
La figura di Antonio Maglio. Nato al Cairo nel 1912, Maglio si trasferisce a Bari a 17 anni, dove si laurea in medicina. Dopo essere stato assunto dall’Inail nel 1938, lavora a Trieste e nel 1957 viene nominato direttore sanitario del Centro paraplegici “Villa Marina” di Ostia. Convinto che le persone con lesione midollare possano e debbano ricevere un trattamento terapeutico che restituisca loro salute, dignità e un ruolo sociale, sviluppa un nuovo approccio riabilitativo, introducendo concetti per l’epoca rivoluzionari, come la presa in carico, la terapia occupazionale e il reinserimento socio-lavorativo. Considera fondamentale anche il recupero psicologico dei pazienti. Sotto la sua guida, il Centro diventa un modello terapeutico internazionale. Tra le sue intuizioni più importanti c’è l’uso dello sport come strumento di reinserimento sociale, lavorativo e psicologico, un approccio che ha avuto la sua consacrazione nel 1960, quando ha promosso e organizzato i primi giochi paralimpici a Roma, nell’ambito delle XXVII Olimpiadi, evento che ha segnato una pietra miliare nella storia dello sport paralimpico. Nel 1984, il Comitato olimpico internazionale ha riconosciuto quell’evento come la prima paralimpiade della storia. Il premio istituito in sua memoria, rivolto a laureati e specialisti che studiano gli effetti positivi dello sport per le persone con disabilità, rappresenta un tributo alla sua visione innovativa e contribuisce al progressivo cambiamento culturale che riconosce nello sport una chiave per l’integrazione sociale delle persone con disabilità.
Fonte: Superabile.it
Photo: Superabile.it