La piattaforma Smart Angel aiuta i disabili

 

Smart Angel è una piattaforma cloud-mobile che permette a persone con disabilità cognitiva medio-grave di muoversi in diverse zone della città, rendendola a loro misura.
Smart Angel è una piattaforma cloud-mobile che permette a persone con disabilità cognitiva medio-grave di muoversi in diverse zone della città, rendendola a loro misura.

Inventata a Genova è stata premiata da Microsoft è stata premiata da Microsoft.

Grazie a un’app scaricabile su lo smartphone collegata con una console, la piattaforma cloud-mobile aiuterà le persone down a muoversi per la città e raggiungere le destinazioni di lavoro e svago.

Un progetto dal valore di circa un milione di euro, cofinanziato dalla Regione Liguria con oltre 500 mila euro, e coordinato da SoftJam, è nato nel 2013 nell’ambito del Polo regionale di ricerca sulle scienze della vita, in collaborazione  con il  Centro italiano down, l’Istituto delle Tecnologie Didattiche del Cnr e il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Genova.

Cos’è esattamente

Smart Angel è una piattaforma cloud-mobile che permette a persone con disabilità cognitiva medio-grave di muoversi in diverse zone della città, rendendola a loro misura. In risposta alle esigenze degli adulti con la Sindrome di Down, il progetto è sviluppato con la collaborazione del CEPIM e coordinato da Soft Jam.

Il progetto Smart Angel è finalizzato a supportare il processo di autonomia di persone con disabilità cognitiva sia nella gestione degli spostamenti, che nel sostegno alla dimensione abitativa, in modalità non invasiva e rivolge la sua attenzione prevalentemente alle persone con disabilità cognitiva media o medio-grave in età post-scolare, con particolare riferimento alle persone con sindrome di Down.

Smart Angel è una piattaforma cloud-mobile
Smart Angel è una piattaforma cloud-mobile

Descrizione del progetto

L’aiuto metodologico e strumentale previsto nelle varie azioni di intervento deve sostenere l’attività psico-educativa svolta dal personale preposto alla riabilitazione e deve essere orientata allo sviluppo, nei soggetti interessati, di capacità atte a permettere la gestione di situazioni di autonomia abitativa (azione protesica verso l’autonomia abitativa) o di autonomia di percorso (azione protesica verso gli spostamenti indipendenti). L’utilizzo del servizio in cloud e di dispositivi mobili dotati di GPS permetteranno di monitorare da remoto posizione e prestazioni della persona, garantendo la presenza di un tutor virtuale non invasivo che lo accompagnerà con discrezione, nel rispetto dell’autonomia decisionale. Si tratta, quindi, di sviluppare capacità di risoluzione di problemi quotidiani o di capacità sottese allo sviluppo di un sistema categoriale semplice ma rispondente ai bisogni emergenti nella conduzione di una vita autonoma; avrà, cioè, il compito di consigliare e ricordare. In tal senso, gli strumenti che verranno realizzati si possono definire come una sorta di ausilio protesico che favorisce il mantenimento delle capacità personali di autogestione, cercando di evitare che tale sostegno diventi una limitazione dell’esercizio delle proprie capacità e, di conseguenza, venga a creare una sorta di dipendenza. Questa azione di supporto consentirà di anticipare e mantenere il più a lungo possibile aspetti di autonomia che sono la base e lo strumento per evitare forme di sostegno di tipo assistenziale. L’opportunità di far ricorso per realizzare questa azione di supporto a metodologie e strumenti ICT (Information and Communication Technology) è avvalorata e suffragata dai risultati di numerose ricerche che si sono realizzate nell’ultimo decennio, volte a supportare i disabili cognitivi nel raggiungere l’indipendenza. Smart Angel vuole, invece, operare in un contesto multidisciplinare ad ampio respiro, andando a curare sia gli aspetti metodologici ed etico-comportamentali sia gli aspetti tecnologici e prestazionali, in un ottica di abilitazione piuttosto che di compensazione.

Il risultato del progetto sarà l’insieme di prodotti ICT e metodologie per l’erogazione di sevizi di riabilitazione. Le soluzioni sviluppate vogliono andare incontro alle esigenze di una maggior sostenibilità degli interventi riabilitativi sia presso i centri di riferimento nel territorio sia presso le case famiglia e promuovere dignità e indipendenza nella persona con disabilità, con un contestuale miglioramento della qualità di vita, che è appunto il fine ultimo di qualsiasi intervento di riabilitazione/abilitazione.

Il progetto per ora testato su 15 disabili e ribattezzato Smart Angel, è stato premiato da Microsoft come “miglior prodotto software” ed è stato realizzato a Genova dal consorzio Softjam.