Presso il Ministero dell’ Istruzione e della Ricerca Scientifica (MIUR)
Dopo un anno di silenzio, il sottosegretario Davide Faraone ha annunciato la ricostituzione dell’ Osservatorio per l’inclusione degli studenti disabili presso il Ministero dell’ Istruzione e della Ricerca Scientifica (MIUR).
Faranno parte dell’Osservatorio le associazioni di disabili e dei loro familiari, pedagogisti, esperti, docenti e dirigenti scolastici, rappresentanti del ministero del Lavoro e della Salute.
Per la prima volta parteciperanno ai lavori anche i rappresentanti del Cnudd, la Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità, nella prospettiva che l’Osservatorio in futuro dovrebbe estendere le proprie competenze agli studenti universitari.
Per integrare le disabilità
Si tratta di un fondamentale strumento di supporto alle attività del Ministero in relazione all’ integrazione della disabilità, che deve vigilare affinché il diritto allo studio, la continuità educativa, l’ orientamento professionale ed il collegamento con il mondo del lavoro vengano garantiti a tutti i ragazzi.
Come ribadisce anche il sottosegretario Faraone, il sostegno e le attività di inclusione devono aiutare la persona disabile a vivere bene le ore a scuola, ma anche promuovere una cultura di vera accoglienza, affinché ognuno possa vivere con serenità la propria diversità.
La Buona Scuola
Il tutto a favore di una scuola più inclusiva, capace di valorizzare tutte le abilità per tradurle in ricchezza collettiva, una ricchezza di cui il nostro paese ha bisogno.
Secondo Salvatore Nocera, esperto da anni della Fish sulla scuola e membro dell’organismo, l’Osservatorio appena nominato ha davanti una sfida decisiva, quella di riempire di contenuti i nove punti della delega affidata al Governo per la «promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità e riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione» contenuta nella Buona Scuola (Legge 107).
In vista delle misure da prendere per risolvere i problemi già presenti attualmente per i ragazzi, come la mancanza di personale docente specializzato a seguito della soppressione delle Province in Italia.