Anche i servizi vocali alla conquista della messaggistica gratuita
Il servizio vocale di WhatsApp è una nuova minaccia per i colossi delle telecomunicazioni. Il servizio vocale acquisito da Facebook per 19 miliardi di dollari consentirà ai 465 milioni di iscritti di telefonare praticamente a costo zero, assestando un nuovo colpo alle casse degli operatori tradizionali, in particolare sulle chiamate internazionali che sono le più costose. Tutto questo complica ulteriormente il quadro, dopo il boom delle app di instant messaging, che hanno già eroso miliardi di ricavi agli Sms. WhatsApp è quindi la minaccia maggiore per le grandi telecom, senza dimenticare soggetti già accreditati nel VoIp come Skype (Microsoft). Le app di instant messaging sono usate da più della metà dei possessori di smartphone a livello globale, e WhatsApp domina questo mercato con una quota del 45%.
Alla conquista di ulteriori clienti
Jan Koum, fondatore di WhatsApp al Mobile World Congress tenutosi a Barcellona a fine febbraio, ha detto che il suo obiettivo è conquistare un miliardo di utenti voce entro il 2015, superando così il bacino di utenti di China Mobile, primo al mondo. Koum ha le idee chiare: “Siamo qui per rendere la comunicazione sempre più facile e a buon mercato, sia che si tratti di messaggi sia che si tratti di voce. Siamo diventati i migliori nei messaggi puntando sulla qualità, faremo lo stesso con la voce”.
Il fondatore di Facebook al momento vuole che WhatsApp si concentri sull’acquisizione di nuovi clienti piuttosto che sui ricavi.
Mandare un sms oggi, sa già di antico.