Fondi per “Roma smart city”
Per il Giubileo, sono in arrivo per le smart cities ben 38 milioni di euro per mobilità e inclusione sociale ma anche per assistenti virtuali in strada per non udenti e per l’avvio della seconda fase di Roma Città resiliente.
Mentre la Capitale ha vissuto giorni difficili per le dimissioni del sindaco, la giunta comunale ha approvato il programma operativo nazionale (Pon) “Città Metropolitana”. Questo dovrebbe dare il via a una piattaforma di interventi e servizi per la città che potrà contare su un fondo da 38,5 milioni di euro, ripartiti tra diversi progetti smart city dedicati alla mobilità e i trasporti, i servizi e al cittadino e la PA digitale, fino all’emergenza case e l’inclusione sociale.
Cos’è stato il progetto Roma Resiliente
Il Dipartimento di Urbanistica del Comune di Roma nel 2015 ha dato vita ad alcune attività partecipative promosse dal progetto Roma Resiliente, così come riportato sul sito istituzionale del Comune:
– Sei Seminari Partecipativi di Consultazione sulle priorità di resilienza di Roma, che hanno avuto come obiettivo quello di raccogliere le opinioni di una vasta platea di portatori di interesse rispetto alla città, ai rischi e alle opportunità che per essa si presentano, e rispetto alle azioni che già oggi la rendono resiliente. I workshop hanno coinvolto diversi stakeholder, da rappresentanti dell’amministrazione, a quelli del settore privato, a chi si occupa di integrazione e qualità della vita, al mondo associativo e della cittadinanza attiva, ad università ed enti di ricerca e hanno permesso a Roma Resiliente di ampliare e approfondire il suo sguardo sulla città, individuando legami e connessioni tra diversi fenomeni e problemi in una maniera fino ad oggi inedita.
– Sei Focus Group sulle infrastrutture e gli asset critici della città di Roma e della sua Area Metropolitana. Le infrastrutture e gli asset critici rappresentano la colonna vertebrale delle città e sono, in quanto tali, vitali per il suo funzionamento. Capire a quali rischi tali infrastrutture sono esposte nel presente e nel futuro e prepararsi per affrontarli correttamente è un passo necessario per comprendere quali azioni di resilienza porre in essere in sede di sviluppo della strategia. I Focus Group di Roma Resiliente hanno avuto come oggetto sia asset materiali e funzionali, come quelli relativi alla mobilità, alle telecomunicazioni e al ciclo delle acque, sia asset fondanti per l’identità e l’economia della città, come ad esempio il patrimonio artistico, culturale e naturale, sia asset immateriali come la sicurezza.
A partecipare ai focus group sono gestori di diversi beni e di servizi, enti di ricerca e rappresentanti dell’amministrazione cittadina, metropolitana e regionale.
– Un Seminario Partecipativo sul Ciclo Urbano delle Acque finalizzato a condividere un’agenda di problemi, opportunità e azioni sul tema del rapporto fra Roma e le sue acque – dalla gestione dei rischi al loro ruolo nell’ecosistema urbano fino alle opportunità di ricreazione e benessere urbano che queste rappresentano – a cui sono intervenuti più di 50 stakeholder. Al seminario hanno partecipato anche le amministrazioni comunali delle città di Rotterdam (Olanda), Copenhagen (Danimarca) e New Orleans (Stati Uniti).
– Una consultazione pubblica attraverso la quale i cittadini hanno avuto l’opportunità di esprimersi sui punti di forza e i punti di debolezza della città e sulle azioni che secondo loro rendono già oggi più resiliente la città.
– Diversi eventi pubblici che hanno visto la partecipazione di esperti nazionali ed internazionali su temi rilevanza per lo sviluppo della strategia quali le politiche del cibo, gli impatti dei cambiamenti climatici sull’ambiente urbano, la governance della resilienza e della sostenibilità, le strategie di gestione integrata delle infrastrutture critiche.
I fondi per smart city a Roma
I fondi sono stati così ripartiti:
13,5 milioni di euro vanno alla mobilità intelligente (smart mobility), in particolare all’infomobilità, cioè paline elettroniche e app, ai percorsi pedonali e ciclabili e alla mobilità elettrica;
11,5 milioni di euro sono destinati ai servizi digitali sia per i cittadini che per l’amministrazione;
11,5 milioni alle politiche sociali, in particolare per affrontare l’emergenza casa, comprendendo anche progetti di recupero per i rom;
2 milioni di euro vanno alla creazione di tre case per la semiautonomia e un centro anti-violenza.
Roma, inoltre, sarà la prima città d’Italia che, in occasione del Giubileo, sperimenterà in strada degli assistenti virtuali per cittadini e visitatori non udenti. Si tratta di 10 Punti d’Informazione turistica (Pit) dotati di schermi digitali tramite cui si potrà dialogare con l’avatar in linguaggio dei segni (Lis). Il servizio si basa sul sistema E.lisir che traduce in video connessione e in tempo reale il linguaggio Lis. I primi 10 tablet nei Pit arriveranno in concomitanza dell’inizio dell’Anno santo, l’8 dicembre 2015.