Più facile aprire un’attività in Italia
Avvio impresa online con Italia Startup Hub. Per i cittadini non europei che vogliono avviare un’attività in Italia, è arrivati un portale web che fornisce moduli e procedure. La nuova sezione Italia Startup Hub del portale web è stata progettata dal Ministero dello Sviluppo Economico per i cittadini non europei che intendono aprire un’impresa innovativa in Italia: l’omonimo progetto consente a chi già si trova nel Paese di chiedere un prolungamento della permanenza per avviare una startup. La sezione si affianca a a si rivolge invece a coloro che ancora non si trovano in Italia ma che vogliono venire da noi per mettere in pratica un’idea imprenditoriale.
Come è strutturato il portale
Il sito, in inglese, permette di consultare la legislazione italiana sulle startup innovative e sulla creazione di nuove imprese, spiega l’iter burocratico da seguire e fornisce informazioni e modulistica per chiedere il prolungamento del visto, oltre a tutti i documenti necessari e le indicazioni sul programma e sule politiche italiane in materia di startup: Italian Startup Act, report annuali del Parlamento, sezione speciale del Registro Imprese dedicata alle start-up innovative. Infine, riporta la mappa interattiva con tutte le startup italiane. Le possibilità di prolungare il visto sono due (dipende se la startup è già inserita nel programma di un incubatore). Per la creazione di una startup è necessario allegare il business plan, che verrà poi valutato da un comitato di esperti del MiSE, per stabilire se concedere o meno il prolungamento del visto, mentre se c’è un incubatore o acceleratore d’impresa, bisogna seguire una procedura leggermente diversa. Questa prima fase, che si può fare online, consente di ottenere entro circa 20 giorni l’ammissione al programma Italia Startup Hub, che consente di chiedere il rinnovo del visto. Dopo questa procedura è necessario recarsi allo sportello unico per l’immigrazione della prefettura di competenza (è possibile prenotare un appuntamento online), che fornisce l’autorizzazione al visto, che si invia via posta alla Questura per ottenere un appuntamento.