Instagram, i falsi follower

Instagram e i falsi follower
Instagram e i falsi follower

Una ricerca analizza il fenomeno

Instagram, i falsi follower . «Vogliamo essere dove sono i nostri fan e i nostri fan oggi sono su Instagram». Così, lo scorso anno, lo stilista Micheal Kors ha spiegato perché i brand del lusso stanno investendo una larga fetta del proprio budget pubblicitario su questo social network. Ma dove c’è la moda purtroppo spesso ci sono anche i falsi: la conferma arriva dalla ricerca “Social Media and Luxury Goods Counterfeit” condotta da alcuni ricercatori italiani che hanno scoperto oltre 20.000 account Instagram attraverso i quali organizzazioni criminali, soprattutto cinesi e russe, commercializzano prodotti falsi. Si tratta di account che pubblicano foto di borse, occhiali, gioielli, scarpe, abiti: tutto in vendita a prezzi scontati. «Il meccanismo è il seguente – ha spiegato alla stampa il security researcher del World Economic Forum – : gli utenti interessati vengono invitati a chattare privatamente su altre piattaforme, fuori da Instagram. Nella chat avviene la contrattazione e l’utente viene invitato a pagare attraverso altri canali, come PayPal o Western Union».

I falsi follower

Le persone che desiderano far conoscere i propri prodotti, hanno una tale fame di follower su Instagram, che non controllano. “Twitter  guadagna così circa 40-75 milioni di dollari all’anno, Facebook ne faceva fino a 100 milioni e Instagram più dei primi due messi insieme, in totale, tra i guadagni provenienti da tutti i venditori” ha detto alla stampa un membro di Rantic, un gruppo di “social media marketing” che vende follower falsi.  Verificare una qualsiasi delle informazioni date da Rantic è complicato. Nel 2013, il New York Times ha scritto a proposito di un milione di follower su Instagram in vendita per 3.700 dollari. Uno studio citato dal Times diceva che, facendo una stima “i follower falsi su Twitter offrivano un potenziale per un business tra i 40 milioni e i 360 milioni di dollari.” Successivamente, l’industria dei like falsi su Facebook ha apportato un contributo da 200 milioni di dollari nel 2014. La maggior parte di queste situazioni ha base in paesi in via di sviluppo come il Bangladesh e le Filippine,  Ma come difendersi? Solo cambiando le regole fondamentali della piattaforma, nascondendo per esempio i follower di un profilo si potrebbe arrivare, forse, a dei like autentici.

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