Per superare la fase emergenziale e puntare alla ripresa dei territori
Le realtà del Terzo Settore del Lazio hanno creato la rete OLTREILSISMA, con sede operativa a Rieti, per far fronte ai bisogni delle comunità locali colpite dal terremoto del 24 agosto.
Si tratta di un nuovo inizio per i territori del Reatino, per superare la fase emergenziale e per puntare alla loro ripresa.
È necessario lavorare sul medio-lungo termine, dopo aver compiuto un’attenta analisi delle specificità delle aree coinvolte insieme alle organizzazioni reatine. Il terremoto ha infatti colpito territori che presentano criticità preesistenti quali insufficienza della rete viaria e mancato sostegno allo sviluppo delle attività economiche tradizionali.
Per un nuovo inizio
Puntare a un nuovo inizio significa sostenere l’avvio di un diverso processo di sviluppo locale che crei opportunità di lavoro ed incentivi i giovani a rimanere, investendo sul proprio territorio per diventarne motore e forza vitale.
Tra le azioni da mettere in campo ci sono la messa in sicurezza e la riqualificazione degli edifici e della viabilità; la riattivazione ed il rilancio delle risorse esistenti quali agricoltura, allevamento, enogastronomia, artigianato, turismo, ed il recupero e la promozione del patrimonio ambientale e storico-artistico.
OLTREILSISMA, insieme alle organizzazioni locali, individuerà nelle prossime settimane quali iniziative avviare.
La rete
Alla rete OLTREILSISMA hanno già aderito Acli Lazio, Acli Roma, Agci Solidarietà Lazio, Ancis Politeia onlus, Arci Lazio, Arci Roma, Atdal Over 40, CAI Lazio, Cesv-Spes Centri di Servizi per il Volontariato del Lazio, Comunità Capodarco di Roma, Consorzio CSA Group, Cooperativa Sociale “Assalto al Cielo”, Cooperativa sociale Demethra, Cooperativa sociale Ludus, Coordinamento Periferie Roma, CRI Lazio, Modavi Lazio, Progetto Itaca Roma, Seniores Italia Lazio, Virtus Italia.
Come ha dichiarato Gianni Palumbo, Portavoce del Forum Terzo Settore Lazio, che coordina la rete, “l’impegno è prima di tutto di aiuto ai sopravvissuti. Ma non basta, vogliamo trasformare il dolore e la perdita di oggi in una risorsa per il domani e sostenere progetti di sviluppo locale insieme alle istituzioni e alle forze economiche del territorio.”