L’invito da Gabriel, un bimbo tetraplegico in riabilitazione neuromotoria presso la struttura. Atmosfera di gioia e affetto
Un fine settimana iniziato con un’emozione inattesa. Papa Francesco ha visitato a sorpresa nel pomeriggio di ieri ieri, 22 settembre, la Fondazione Santa Lucia IRCCS. Una Focus blu si è fermata davanti all’ingresso del Reparto di Neuroriabilitazione Infantile della struttura e ne è sceso il Santo Padre per dirigersi dove erano in corso le attività terapeutiche con i bambini.
Increduli ed entusiasti i bambini con i loro famigliari ed il personale della Fondazione.
“L’ho ringraziato per la visita – ha raccontato Daniela Morelli, responsabile dell’Unità di Riabilitazione Infantile – e Papa Francesco mi ha detto: «Sono io che ringrazio voi per tutto quello che fate». Poi mi ha chiesto di pregare per lui e me lo ha detto con uno sguardo molto intenso che mi ha colpito tantissimo”.
Il papa ha voluto così assistere alle attività del reparto dedicato alla riabilitazione di pazienti con età che variano tra i primi mesi di vita fino all’adolescenza. Bambini con patologie complesse. Tra queste paralisi cerebrali, gravi prematurità, disabilità intellettive e sindromi genetiche rare. La Dottoressa Daniela Morelli, ha mostrato al Papa le attività che erano in corso .
L’invito da Gabriel un bimbo con tetraparesi in cura presso l’Ospedale
Forse all’origine della visita è stata la lettera inviata al Papa da Gabriel, un bambino di sei anni affetto da tetraparesi da paralisi cerebrale conosciuto nel corso di un udienza in Vaticano in cura presso la struttura. Il bimbo, che non può comunicare con parole e gesti, ha “scritto” al Papa una lettera composta da immagini che ha imparato a utilizzare per comunicare alle persone senza parole: “Caro Papa Francesco, mi piacerebbe tanto conoscerti meglio e farti conoscere i miei amici che fanno la terapia insieme a me, vieni a trovarci?”.
Un saluto anche agli altri pazienti
La visita del Santo Padre è durata oltre un’ora ed ha toccato anche il primo piano dell’Ospedale, dove sono ricoverati soprattutto giovani con lesioni del midollo spinale. La notizia che c’era il Papa si è diffusa veloce in tutta la struttura e il Santo Padre ha incontrato centinaia di persone che hanno raggiunto il reparto vederlo e salutarlo.
“Il Papa è rimasto molto colpito dall’entusiasmo e dall’umanità delle persone – racconta il dottor Antonino Salvia, Direttore Sanitario della Fondazione – E mi ha anche detto: ‘Continuate così! Date amore!'”.
Prima di lasciare la Fondazione il Santo Padre ha fatto visita anche alla Cappella dell’Ospedale e ha lasciato in dono alla Fondazione una copia autografata del Libro del Giubileo della Misericordia.
“Facciamo questo selfie”
Non è mancata neppure la “selfie occasion“, a cui Francesco ci ha ormai abituato, quando un signore si è sbracciato tra la folla per chiedere al Papa un selfie. Il Papa ha alzato lo sguardo verso di lui e sorridendo ha risposto: “Facciamo questo selfie”.
La Fondazione Santa Lucia
L’ospedale della Fondazione dispone di oltre 300 posti letto e cura in ricovero e day hospital pazienti che necessitano di percorsi di neuroriabilitazione a seguito di gravi lesioni del sistema nervoso. Molti anche i giovani che a causa soprattutto di incidenti stradali e gravi infortuni hanno attraversato periodi di coma o sono chiamati ad affrontare lunghi percorsi di neuroriabilitazione per superare disabilità fortemente invalidanti. Numerosi i pazienti in cura per le conseguenze di un ictus o a causa di malattie neurodegenerative come Alzheimer, Parkinson e Sclerosi Multipla.