Il 15 e 16 novembre Legacoopsociali, il settore della centrale cooperativa nazionale Legacoop che raggruppa le cooperative sociali di tipo A e B, si riunisce per discutere del ruolo della cooperazione sociale e per rinnovare le cariche sociali
La cooperazione sociale a confronto. Il 16 ed il 15 novembre, Legacoopsociali, l’associazione che riunisce le cooperative sociali di tipo A e B all’interno della centrale cooperativa nazionale Legacoop, si riunisce per confrontarsi su passato, presente futuro della cooperazione sociale in Italia e sul suo ruolo in una società che cambia.
“Gli altri, il nuovo, il domani: la cooperazione sociale” è infatti il titolo del 4° Congresso nazionale di Legacoopsociali, che vedrà la partecipazione di 300 delegati da tutta Italia, eletti dalle assemblee regionali che si sono svolte in tutte le regioni del Paese.
Sono inoltre previsti momenti di dibattito pubblici introdotti da giornalisti a cui interverranno esperti ed esponenti del mondo accademico ed imprenditoriale e del settore della cooperazione sociale.
Il primo giorno il giornalista di Rai 3 Riccardo Iacona introdurrà la presentazione del Report SWG “Nella società del rischio: le paure emergenti” e due tavoli di discussione.
Al primo tavolo, “Paura“, quella degli “altri”, parteciperanno il filosofo Guglielmo Tamburrini dell’Università Federico II Napoli, la scrittrice Licia Troisi, il professor Alessandro Rosina, docente di demografia presso la facoltà di economia dell’Università Cattolica di Milano, il presidente di Unipol Pierluigi Stefanini e la presidente di Eva Cooperativa Sociale e di D.i.Re Donne in Rete contro la violenza, Lella Palladino.
Al secondo tavolo, “Coraggio“, verso il futuro, soprattutto, sono previsti gli interventi della portavoce per il Sud Europa dell’Unhcr Carlotta Sami, di Federico Gelli, presidente della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul sistema di accoglienza, della ginecologa Asha Omar Ahmed e Roberta Tumiatti di Pas cooperativa sociale.
Il secondo giorno il giornalista di Rai 3 Romano Benini introdurrà il tavolo “Visione“, il “nuovo” come capacità di innovazione soprattutto nell’economia, che verrà aperto dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.
Il dibattito sarà animato dagli interventi di Lorenzo Sacconi, professore ordinario di politica economica e titolare della cattedra Unicredit per l’etica economica e la responsabilità sociale d’impresa presso l’Università degli studi di Trento, da Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera, da Luciano Pero, Mip Politencino di Milano, School of Management – Professore di Organizzazione per il Master in Business Administration, Chiara Fazzari, della cooperativa sociale calabrese Sciabaca, Roberto Pontecorvo, dell’impresa sociale Agenda Praiano e Fiorella Belpoggi, direttrice della cooperativa sociale onlus Istituto Ramazzini, una realtà impegnata a livello internazionale nella ricerca e nella prevenzione del cancro.
Mauro Lusetti, presidente di Legacoop Nazionale chiuderà gli interventi e si passerà al rinnovo delle cariche sociali, dove, alla presidenza, è candidata unica l’attuale vicepresidente vicaria Eleonora Vanni.
“Gli altri, il nuovo, il domani sono ambiti della vita che implicano il confronto con chi e che cosa non conosciamo o è diverso da noi e con quello che accadrà – spiega Eleonora Vanni – La storia della cooperazione sociale è connotata dal prendersi cura dei diversi, degli emarginati, delle persone considerate ‘altro’ rispetto alla famiglia dei ‘normali’; dal costruire e percorrere strade nuove e sconosciute verso l’integrazione sociale delle persone svantaggiate e per l’affermazione e la valorizzazione di un’organizzazione democratica e partecipata del lavoro di cura”.
“Lavorare per un domani di pari opportunità – aggiunge Vanni – e di promozione delle persone e delle comunità. La nostra storia ci chiama oggi, di fronte all’espandersi delle paure del nuovo secolo, a riflettere sul ruolo, anche politico, della cooperazione sociale quale agente di potenziamento della partecipazione attiva dei cittadini e della costruzione collaborativa di comunità accoglienti nell’ottica della cooperazione con tutti i soggetti che condividono un progetto di sviluppo umano equo e sostenibile”.
Infine, conclude la vicepresidente vicaria: “questo richiede ascolto, confronto e responsabilità. Con questo intento, sostenuti dalle testimonianze di cooperatori che, con coraggio e determinazione, affrontano le paure perché hanno e credono in una visione di futuro, apriamo il confronto congressuale coscienti delle importanti sfide che ci aspettano, ma convinti di non voler procedere da soli”.