Intelligenza artificiale: un robot umanoide realizzato per la lotta all’autismo

Robot

Il Concorso Incontra un Robot

Antonietta Mastrangelo

Al via il concorso #IncontraUnRobot!. Per partecipare basta iscriversi sul sito loveorfriends entro il 14 febbraio e scaricare l’app. Al vincitore la possibilità di intervistare il robot umanoide “LorF Robot”. Le potenzialità di “socializzazione” degli umanoidi utili per la sindrome autistica Lorf, BCorp impegnata nella lotta all’autismo, organizza #IncontraUnRobot!: i 3 vincitori potranno intervistare un automa. Per partecipare occorre iscriversi sul sito loveorfriends entro il 14 febbraio e scaricare l’app. Obiettivo: evidenziare le potenzialità di “socializzazione” degli umanoidi. Molto utili per gli autistici.
Secondo il sentire comune,  l’avvento della robotica potrebbe avere un impatto negativo sugli esseri umani: all’ultima edizione del World Economic Forum di Davos, il vertice internazionale dedicato a temi finanziari, economici e sociali, si sono levati allarmi di questo tipo, lanciati addirittura da un protagonista dell’innovazione digitale come Jack Ma, il fondatore di Alibaba, e dal capo della cristianità Papa Francesco. Al contrario i robot possono essere, ad esempio, un valido strumento di aiuto alle persone affette da sindrome autistica.  Di questo ne è convinta LorF, BCorp focalizzata sul tema dell’autismo, che ha lanciato il contest “#IncontraUnRobot!”: loveorfriends sarà dunque la prima app che permette ai suoi utenti di incontrare un robot umanoide e interagire.
Per partecipare sarà sufficiente, fino al 14 febbraio, iscriversi compilando il form presente sul sito www.loveorfriends.com e scaricare l’app loveorfriends, disponibile su GooglePlay e AppStore.  A vincere il contest per poter incontrare il “LorF Robot” saranno i primi 3 utenti che, alla data del 14 febbraio 2018, avranno il maggior numero di amici di Facebook ad aver scaricato l’app. Chi vince potrà intervistare in seguito, “LorF Robot” il 15 marzo 2018 alle ore 18:00 a Milano: la location e l’identità del robot saranno annunciate alla chiusura del contest. I principali settori d’impiego dei robot nella vita quotidiana nel prossimo futuro. La diffusione della robotica riguarda vari settori, dalla salute ai trasporti fino alla logistica. Ma l’impiego dei robot avrà un impatto significativo anche su tutto ciò che riguarda la manutenzione della casa e i servizi ai consumatori. In base alle previsioni per gli “Household Robots” ( robot domestici), che nel 2015 hanno registrato vendite per 1,2 miliardi di dollari, le loro vendite saranno cumulate per 13,2 miliardi di dollari nel quadriennio che va dal  2016 al prossimo 2019. Anche per quanto concerne  gli “Entertainment and Leisure Robots” (robot da intrattenimento) i numeri sono importanti: 9,1 miliardi di vendite cumulate nel quadriennio 2016-2019, contro 1 miliardo di vendite nel 2015. Un mercato, quello dei robot per uso domestico/personale, che globalmente nel quadriennio 2016-2019 dovrebbe garantire vendite cumulate pari a 22,4 miliardi di dollari contro i 23,1 miliardi attese nello stesso periodo dai robot di tipo professionale. Si tratterà dunque, di un cambiamento epocale, che porterà ad un ripensamento del concetto di lavoro: la tecnologia, infatti, innalzerà i livelli di produttività, concedendo più tempo che potremo dedicare alla famiglia e agli amici.  Sul tema dell’occupazione invece,  i pareri rimangono contrastanti, perché da una parte c’è chi pensa che le macchine e i programmi sostituiranno non solo i lavoratori meno specializzati, ma anche gli impiegati. Secondo questa visione, si creeranno infatti, vaste aree di ineguaglianza economica, disoccupazione e secondo qualcuno, un rischio di rottura dell’ordine sociale. I più ottimisti al contrario, sostengono che la tecnologia e l’innovazione saranno in grado di creare più posti di lavoro di quanti ne andranno perduti.  Nell’affrontare tale tematica, ovviamente, risulta sempre difficile fare delle previsioni, come spiega Andrea Buragina . Egli prosegue affermando che con questo contest “LorfBCorp” intende sdrammatizzare i termini della questione, offrendo la possibilità agli utenti della loro App, di incontrare e interagire con un Robot umanoide, così da potersi fare una propria idea sull’argomento. In realtà però lo scopo principale del contest è quello di far conoscere le potenzialità in termini di socializzazione di un robot umanoide e quelli che potrebbero essere i suoi utilizzi a servizio della persona e della comunità, con particolare riferimento all’Autismo, visto che proprio la mancanza di socializzazione è alla base della sindrome autistica.
La stessa loveorfriends nasce tra l’altro, come un’app che promuove la socializzazione spingendo le persone a giocare e divertirsi con i propri amici di Facebook, favorendo incontri reali in locali legati al mondo del food; con il Contest “#IncontraUnRobot!”, i ricercatori hanno  pensato di estendere gli incontri anche ad un robot umanoide, sulla scia del forte interesse legato all’impatto che la robotica avrà nei prossimi anni nella vita di ognuno di noi. LORF ha ottenuto lo status di Pending Certified B Corporation, il più alto standard per le società socialmente responsabili, grazie alla creazione  di questa app  loveorfriends che  facilita l’interazione sociale, incoraggiando le persone ad uscire dal mondo virtuale per incontrarsi in quello reale: questo obiettivo è strategicamente correlato all’obiettivo Benefit poiché è proprio la mancanza di interazione sociale che sta alla base della sindrome autistica. Anche alcune delle persone con autismo, come quelle con la sindrome di Asperger, potrebbero essere tra gli utilizzatori dell’app loveorfriends. LORF ha inoltre ideato e promosso il progetto HomeMate, che utilizza la tecnologia per offrire alle persone con Autismo una maggiore autonomia e ha realizzato, a supporto, il video, “Did you know Autistics Change the World?”, che parte da elementi di positività legati all’Autismo per illustrare non solo cosa è l’Autismo, ma anche il potenziale dispendio in termini economici a carico della comunità in futuro, un problema che il progetto di autonomia assistita HomeMate potrebbe aiutare a risolvere. Ancora una volta dunque un esempio di buone prassi messe in atto attraverso la tecnologia applicata  a vantaggio di persone che, possono fare di un loro apparente svantaggio, un vantaggio sociale. La robotica come possibile risoluzione dei problemi collegati all’autismo, rappresenta nell’ambito delle tecnologie utilizzate a supporto delle persone con bisogni speciali, una delle diverse opportunità offerte, per la realizzazione di una vita indipendente soprattutto per l’eliminazione di barriere comunicative.