Il diritto alla salute
L’ultimo censimento nazionale del 2013 individuava l’età media della popolazione in anni 43 con una aspettativa di vita di 85 e più. Preservando nel nostro sistema sanitario l’indirizzo del pubblico, le risorse sanitarie dovrebbero essere corrispondenti a certi parametri che oltre alla natura demografica della popolazione devono prendere in considerazione le patologie più ricorrenti e la prevenzione nel territorio. Uno dei principi fondanti della nostra Carta Costituzionale è quello di garantire a tutti i cittadini della Repubblica il diritto di cura della salute a tutela dell’interesse generale del Paese (art. 32). Quando la Costituzione vide la luce, il sistema sanitario in generale era sicuramente meno complesso, più personalizzato (medico di famiglia) e meno tecnologico. L’età media della popolazione era di 31 anni o meno, l’aspettativa di vita era di poco superiore a 69 anni.
Il futuro del sistema sanitario: più tele-assistenza e tele-medicina
Il futuro sistema sanitario che si para di fronte al nostro futuro, si baserà su cure, interventi e farmaci personalizzati, sulla dotazione ai pazienti di ausili tecnologici e di tele-assistenza e tele-medicina per il monitoraggio delle patologie e questo porterà sicuramente alla spese di importanti risorse finanziarie per la sanità.
Si vanno diffondendo ragionamenti e ipotesi sulla presunta transizione del nostro welfare da un sistema sanitario pubblico ad un sistema misto (Stato-famiglie) partendo da indicatori che vengono forniti dall’ Organizzazione mondiale della sanità WHO.
Un altro parametro, più fondato, che ci viene introdotto dall’Organizzazione mondiale della sanità è quello “out of pocket” che rappresenta il contributo finanziario percentuale che le famiglie devono fornire al SSN per le coperture alla sanità non assistita dallo Stato.
Per definizione della stessa WHO questo indicatore è quello che rappresenta un sistema di equità e di giustizia nella contribuzione complessiva del SSN, perché viene sostenuto dalle famiglie.
Nuovi tagli alla sanità?
Il Governo annuncia nuovi tagli alla Sanità. Diminuendo i finanziamenti alla sanità saranno le famiglie a colmare il gap tra costi e ricavi, e questo ricadrà sulle Regioni costrette a reperire le risorse di copertura tramite il contributo in ticket per prestazioni, contributo alla spesa farmaceutica; questo potrà comportare meno risorse per la cura di persone con disabilità, meno contributi per la prevenzione, chiusura di strutture sanitarie o di primo intervento nel territorio.