I medici italiani riluttanti all’utilizzo della prescrizione on line
Solo un terzo dei nostri medici utilizza già la ricetta on line ma lo stato di salute della sanità online in generale sta migliorando. Secondo due indagini svolte nelle unità ospedaliere di cura intensiva di circa 1.800 ospedali di 28 paesi Ue (più Islanda e Norvegia) e tra oltre 9.000 medici generici d’Europa, l’utilizzo della sanità online ha iniziato a prendere piede: il 6o% dei medici generici utilizzava gli strumenti di assistenza sanitaria online nel 2013, con un aumento del 5o% rispetto al 2007.
Diffusione della sanità on line in Europa
I Paesi nei quali si registra la maggiore diffusione della sanità online sono la Danimarca (66%), l’Estonia (63%), la Svezia e la Finlandia (entrambe al 62%). I servizi di sanità online sono ancora utilizzati per lo più per la registrazione e la trasmissione tradizionale, anziché per scopi clinici, come le visite online. Per ciò che concerne la digitalizzazione delle cartelle cliniche dei pazienti, i Paesi Bassi sono primi con una percentuale di digitalizzazione dell’83,2%; in seconda posizione troviamo la Danimarca (80,6%) e in terza il Regno Unito (80,5%). Tuttavia, appena il 9% degli ospedali in Europa permette ai pazienti di accedere online alla propria cartella clinica e la maggior parte di essi dà solo un accesso parziale.
La situazione in Italia
Per l’Italia, i dati sono in linea con la media Ue. Di 13 aree prese in considerazione, solo quella sulla “cartella clinica condivisa da tutti i reparti”, ha mostrato una differenza significativa con la media europea (-27% ). Su tutti gli altri parametri l’Italia è in linea con la media Ue e l’indagine mostra come rispetto al 2010 vi siano stati progressi su quasi tutti i 13 indicatori selezionati. I medici generici fanno un uso limitato delle prescrizioni elettroniche e delle interazioni con i pazienti per e-mail (32% e 35% rispettivamente).