Addio alla carta: tutta la storia clinica del paziente in digitale
Con la pubblicazione ufficiale delle linee guida per la predisposizione dei piani regionali, del 31 marzo 2014 è partito il conto alla rovescia per l’attivazione definitiva del fascicolo elettronico. Le Regioni dovranno entro il 30 giugno 2015, realizzare tutti gli strumenti necessari all’avvio di quella che si annuncia come la rivoluzione digitale della sanità. Il Governo ha stabilito che le Regioni che non si saranno fatte trovare pronte per quella data, saranno sanzionate con il taglio del 3% dei fondi provenienti dal Fondo sanitario nazionale.
Rispetto per i dati sensibili del cittadino
Il trasferimento sul Web dei dati sensibili dei cittadini comporta alcune criticità ma i dati resteranno di proprietà del cittadino. La messa a punto del fascicolo elettronico, tra le altre cose, richiede che siano stabiliti con precisione i criteri di accesso e di modifica dei dati. Il professionista della sanità svolgerà il ruolo di gestore dei dati.
Fondamentale resta il rispetto della privacy. il cittadino potrebbe decidere di non includere nel fascicolo elettronico notizie relative, per esempio, alla sua sieropositività o all’essere portatore di patologie psichiatriche. Tutti i software impiegati dovranno essere adeguati alle nuove esigenze, per garantire al paziente il massimo grado di sicurezza e fiducia.