Si è recentemente concluso per la pausa estiva il primo ciclo di incontri organizzati da Sociale.it dal titolo Anabasis. L’anabasi, nell’antichità classica, (dal greco ἀνάβασις, andare in salita) è una spedizione a partire dalla costa verso l’interno di un territorio. La prima e più nota anabasi, quella di Ciro, opera dello storico Greco Senofonte, narra le imprese di Ciro il Giovane alla conquista del Regno di Persia nel IV° secolo A.C
Un viaggio incognito in un territorio visto indistinto dal mare che, nel proseguire, diviene sempre più definito. Conoscere ciò che hai alle spalle, comprendere dove ti trovi, immaginare dove ti troverai nel proseguire il viaggio. Sebbene le anabasi fossero storiografia d’imprese militari, nella loro narrazione costruiscono una relazione tra le vicende e luoghi. Vere e proprie mappe.
Gli incontri letterari che proponiamo vogliono, allo stesso modo, partire dal passato per comprendere il presente e immaginare il futuro, per creare mappe concettuali che permettano di orientarci nel nostro quotidiano individuale, collettivo e globale, per contribuire a costruire, attraverso azioni positive nutrite dalla consapevolezza, nuovi concetti per affrontare le opportunità e i rischi che il futuro può offrirci. L’epoca che attraversiamo, infatti, è densa di minacce. A partire dalla crisi climatica, che potrebbe mettere la parola fine all’epopea umana sulla terra – non al pianeta – e dalle pandemie, le guerre e gli altri conflitti locali che ne conseguono e che la globalizzazione, con i suoi effetti capillari, non ci permette più d’ignorare solo perché geograficamente distanti.
Anche l’evoluzione tecnologica con le sue tante innovazioni – Metaverso, Intelligenza Artificiale, Tecnologia Indossabile, Ingegneria Genetica, Viaggi Spaziali, solo per citare quelle di attualità senza citare quelle che potrebbe riservare per il futuro – pone innumerevoli interrogativi di natura etica e morale che incidono sui nostri diritti individuali così come oggi li concepiamo. Spinte che incidono con forza sugli snodi delle tensioni che animano la nostra società globale e fanno riemergere e rendono attuali categorie politiche che, con la fine del secondo conflitto e della guerra fredda, credevamo di esserci lasciati alle spalle attraverso gli strumenti della democrazia moderna: sovranismi, nazionalismi e integralismi, fino a modelli di governo ibridi, figli dei tempi, come le democrazie autoritarie e le democrature. Abbiamo quindi voluto dedicare gli incontri alla lettura come strumento di consapevolezza e di costruzione del futuro e non soltanto con libri recenti. Tutti i video dei due incontri ANABASIS sono stati pubblicati per un totale di 19 video e sono a disposizione sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale YouTube.
Gli eventi sono stati realizzati con il contributo del Consorzio Sociale COIN, delle cooperative sociali Maggio 82 e Matrioska, del Teatro San Gaspare, in collaborazione con il Centro Diurno “Il fagiolo Magico”, AssoMoldave, Associazione Volontari Cavallo Bianco ODV, Parrocchia San Gaspare e il progetto “Pinocchio nel Paese delle Meraviglie.
Abbiamo iniziato con un libro pubblicato negli anni Settanta del Novecento “L’emigrante” di Günther Anders. Il titolo che abbiamo voluto dare è stato Spatriare. E’ seguito un dibattito a cui hanno preso parte:
– Orlando Franceschelli, filosofo ed autore della prefazione al libro “L’emigrante”
– Mario Dany De Luca, presidente Consorzio Sociale COIN
– Tatiana Nogailic, ricercatrice sociale e mediatrice culturale, AssoMoldave APS
– Irene Ranaldi, sociologa e direttrice Sociale.it
– Carla Taddei, insegnate corso di lingua italiana per persone straniere del Centro Diurno “Il fagiolo magico”
– Andrea Guerrizio, Caritas Diocesana di Roma
– Giovanni Sansone, etnologo e cooperatore sociale
La colonna sonora dell’evento è stata affidata dal vivo al violino del Maestro Stefano Mhanna. A fare da contorno, i videoracconti raccolti dall’Associazione Volontari “Il Cavallo Bianco” ODV. Il libro di Anders, ebreo, nato in Cecoslovacchia, naturalizzato tedesco, marito di Hannah Arendt ed esule dopo l’ascesa del regime nazista in Germania, è un saggio anomalo, dialogico, in cui l’emigrante del titolo conversa con uno sconosciuto che resta anonimo – potrebbe essere uno qualsiasi di noi – e parla della propria condizione. Uno spunto che è stato utile a stimolare un dibattito che punta a comprendere cosa significhi essere un migrante.
Abbiamo poi proseguito gli incontri con il libro “Rivotrill” di Umberto Lucarelli (Bietti Editore, Milano 2011) sempre al Teatro San Gaspare di Roma.
Hanno partecipato all’evento:
– Umberto Lucarelli, autore del libro e regista del film “Rivotrill”
– Mario Dany De Luca, presidente Consorzio Sociale COIN
– Pietro Basile, presidente Associazione Etica e Autismo APS
– Roberta Campagna, Maestra per l’integrazione scolastica.
– Giovanni Sansone, etnologo e cooperatore sociale
Durante l’incontro, Alessandra Agostini ha letto alcuni brani del libro “Rivotrill”, a cui è seguito un intrattenimento culinario con buffet, infine proiezione del film “Rivoltrill” (2017). Diversità é il titolo che abbiamo voluto dare a questo secondo appuntamento con le ANABASIS di Sociale.it per confrontarsi sui diversi modi di “raccontare la disabilità”. Rivotrill racconta di un incontro tra due persone. Una è un cosiddetto “normodotato” e l’altra è una persona con disabilità. Più che un incontro è uno scontro: Rivotrill viene urtato dall’automobile di Ciglione, professore di filosofia. Da quel momento si sviluppa la storia. I due non riescono più a muoversi dal luogo dell’incidente, restano in mezzo alla strada loro malgrado a confrontarsi, a parlare, a raccontarsi, senza riuscire a prendere l’iniziativa per separarsi. È come se all’improvviso fossero caduti in un incantesimo; sono infastiditi uno dall’altro, ma con lo scorrere del tempo e attraverso la conoscenza si apre un reciproco interesse. Il film proiettato dopo il dibattito sul libro é liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Lucarelli (edizioni Bietti Milano), con la regia dell’autore del romanzo. Il film è stata realizzato interamente dal gruppo di lavoro integrato della Cooperativa Sociale Integrata Matrioska, in un ciclo completo di produzione – che va dal soggetto alla sceneggiatura, dal disegno di uno specifico storyboard ai sopralluoghi nelle potenziali location, dalla recitazione alla regia, dalle riprese video al montaggio in studio, dalla post-produzione alla diffusione dell’opera finale, con il supporto in reciprocità e inclusione sociale e culturale dell’autore del libro, da cui è tratta l’opera cinematografica. L’attore protagonista del film è Danilo Reschigna, persona con disabilità, nota nel mondo della cultura e dello spettacolo per la sua versatilità di attore, regista e scrittore (Rai 3 ha realizzato un documentario sulla sua storia d’amore).
Sono ora allo studio della Redazione i prossimi incontri per l’autunno.