India – Un manuale per una società che dev’essere giusta per tutti e tutte

È introdotto da una prefazione di Dhananjaya Y Chandrachud (nella foto), il “Manuale sulla lotta agli stereotipi di genere” in àmbito giuridico recentemente pubblicato dalla Corte Suprema dell’India, lo stesso giudice che nel 2021 scrisse una Sentenza esemplare per ciò che riguarda l’impiego dell’approccio intersezionale nei casi di violenza sessuale ai danni delle donne con disabilità. Sia di un manuale del genere che di sentenze come quella citata ci sarebbe un gran bisogno anche in Italia.

Semplice Sentenza emanata dalla Corte Suprema dell’India riguardo ad un caso di violenza sessuale ai danni di una giovane donna cieca dalla nascita, una sorta di linea guida per affrontare i processi di violenza sessuale ai danni delle donne con disabilità. Un modello da studiare con attenzione e, perché no?, da esportare, con i dovuti adattamenti, in altri Paesi, riguardava una donna di 19 anni, cieca sin dalla nascita, che era stata violentata da un amico di suo fratello.

Era stata accettata la testimonianza della donna che, essendo cieca, aveva identificato il suo aggressore solo dalla voce. Nella sostanza il giudice aveva attribuito a questa modalità di identificazione la stessa rilevanza giuridica pacificamente accordata all’identificazione visiva, ampliando in qualche modo la gamma degli elementi che possono essere validamente utilizzati a fini probatori nei processi giudiziari che vedono coinvolte persone con disabilità.
Ma probabilmente l’aspetto più interessante e apprezzabile del pronunciamento riguarda il profilo culturale, giacché esso propone un’analisi del fenomeno della violenza nel quale è adottato un approccio intersezionale.

La Corte Suprema dell’India ha recentemente pubblicato il testo Handbook on Combating Gender Stereotypes  – “Manuale sulla lotta agli stereotipi di genere“, e che la prefazione di esso è firmata dallo stesso giudice autore della Sentenza del 2021, Dhananjaya Y Chandrachud, nella sua veste di presidente della Corte Suprema dell’India.

 

L’auspicio di Chandrachud: “Spero sinceramente che questo Manuale sia ampiamente letto da tutti i componenti che esercitano la professione giuridica in India, per garantire che il ragionamento e la scrittura giuridica siano liberi da nozioni dannose sulle donne“.

 

Photo: Superando.it