Servizio Oepac, Le cooperative: “Più bambini assistiti e ore erogate”. Ma le proteste continuano

Il bilancio dei primi due anni di sperimentazione del nuovo regolamento per i servizi educativi agli alunni con disabilità. Fermariello: “Massimo impegno per tutelare bambine e bambini“.

Miglioramento della qualità del servizio, aumento del numero dei bambini assistiti e delle ore erogate. È il bilancio dei primi due anni di sperimentazione del nuovo regolamento per i servizi educativi agli alunni con disabilità – che va a definire il lavoro degli Oepac (Operatori educativi per l’autonomia e la comunicazione) all’interno degli istituti capitolini. Il dato è emerso da un evento organizzato da Confcooperative Federsolidarietà Lazio, AGCI (Associazione generale cooperative italiane) Imprese sociali Lazio e Legacoopsociali Lazio, insieme al Forum del Terzo settore, per fare il punto sul servizio educativo per il diritto allo studio, all‘autonomia e all’inclusione scolastica di Roma Capitale. Che ha impiegato in bilancio, per il servizio, circa 89 milioni di euroA fronte dei 4 garantiti a livello nazionale” come ci tiene a sottolineare la Presidente della commissione capitolina Scuola, Carla Fermariello.

Alcune delle principali novità del regolamento riguardano, come è noto la possibilità da parte delle famiglie di scegliere liberamente l’ente gestore del servizio tramite accreditamento. Il modello, secondo quanto emerso dall’incontro ha dimostrato in questi due anniElevate competenze nel fronteggiare con grande flessibilità una materia delicata e ad elevata complessità gestionale, che richiede da parte delle imprese cooperative capacità di garantire continuo monitoraggio, coordinamento e adattamento alle richieste delle famiglie con esigenze diverse e crescenti” spiegano i rappresentanti delle cooperative. Guardando, nel dettaglio ai numeri: dai 7800 bambini e bambine assistiti nell’ottobre del 2022, si è passati agli attuali 9200. La spesa media annuale per utente è di 10.148 euro, con un costo complessivo stimato su 9100 studenti che ammonta a oltre 84 milioni e 603mila euro. Nei primi mesi del 2024 sono state assegnate 13.2 ore medie a bambino e ne sono state svolte 11.5. L’elemento di maggior impatto sul servizio è stata la gestione di assenze non programmate e la programmazione delle ore. In vista di settembre, e della partenza del nuovo anno, le centrali cooperative chiedono adesso: la conferma del sistema di accreditamento, l’efficientamento della programmazione del servizio; la revisione delle modalità di utilizzo del residuo ore; l’adozione di procedure uniformi (anche digitalizzate) che consentano un trasparente monitoraggio delle ore effettuate; la raccolta di dati e il monitoraggio (entro il 20 del mese successivo); il monitoraggio dell’affidamento delle ore di assistenza degli alunni, in modo da riportare la media delle ore affidate verso parametri in grado di garantire una maggiore sostenibilità del servizio. Richiesto, inoltre, anche l’adeguamento delle tariffe al rinnovo del Ccnl (Contratto collettivo nazionale di lavoro) Cooperative sociali. “In un Comune come quello di Roma – spiega Francesca Danese, Portavoce del Forum del terzo settore Lazio – che è andato avanti stanziando le dovute risorse è doveroso il giusto riconoscimento per una buona prassi sperimentata che ora richiede un crescente monitoraggio e una implementazione affinché si possa dare ai nostri bambini e alle nostre bambine un servizio fondamentale e agli operatori, ai quali riconosciamo una professionalità altissima oltre alla capacità di fare una scelta di vita a favore dei più fragili“.

Fonte: Romatoday.it

Photo: Romatoday.it