Sei milioni e mezzo di euro per il restauro di quello che a buon diritto può essere considerato l’edificio simbolo della Caffarella: il casale della Vaccareccia. E’ questo l’importo che la giunta Gualtieri ha deciso di destinare per restituire a nuova vita il complesso seicentesco che affaccia sul fiume Almone.
“Già Antonio Cederna, da Presidente del Parco dell’Appia Antica, impose per l’approvazione del piano di utilizzazione della Caffarella che la Vaccareccia risultasse il casale centrale della Valle” ha ricordato Roberto Federici, del comitato per la Caffarella. Il casale fu edificato nel 1547 dai Caffarelli, la famiglia aristocratica che agli inizi del Cinquecento aveva acquisto una serie di aree fondiarie nel perimetro di quello che, oggi, è il parco. Il casale e l’annesso fondo venne poi ceduto alla fine del Seicento alla famiglia Pallavicini che nel 1816 cedettero tutto ai Torlonia. Il Casale è diventato pubblico molti secolo più tardi.
La Vaccareccia fu espropriata nel 2005, su sollecitazione di questa associazione ed entro due anni dall’esproprio sarebbe dovuta essere immessa nel patrimonio comunale altrimenti sarebbe stata retrocessa agli ex proprietari: “La Fondazione Gerini” hanno ricordato gli attivisti del comitato per la Caffarella. Perfezionare quell’esproprio non è stato semplice ma nel 2016, l’immobile è formalmente stato acquisito nel patrimonio comunale beneficiando anche di un contributo per lavori urgenti di consolidamento e messa in sicurezza.
Il finanziamento inserito nel piano finanziario 2023-2025 consentirà di eseguire “Interventi volti al restauro ed alla rifunzionalizzazione” del complesso della Vaccareccia. Il complesso versa infatti in condizioni di “Criticità strutturale e degrado” ed oggi è utilizzato solo in minima parte, come ricovero per gli ovini che pascolano nel parco. I sei milioni e mezzo di euro serviranno per interventi sul casale, sulla “Stalla grande”, accessibile da un’ampia area perimetrata di forma triangolare, ed il fienile. Situato in una posizione distaccata e raggiungibile da una stradina lastricata.
Per quanto riguarda la torre ed il casale, gli interventi strutturali riguardano la realizzazione di un solaio aerato, nella bonifica delle murature, di una nuova scala e passerella, nell’inserimento di un ascensore e nel restauro del pavimento storico rinvenuto al piano terra. Oltre al rifacimento di tutti gli infissi, e ad una serie di altri interventi architettonici, è prevista la sistemazione di una nuova copertura a vetrata in corrispondenza dell’area intorno alla torre. Il finanziamento copre anche gli interventi impiantistici necessari ed include anche “Stazioni di ricarica di veicoli elettrici” e di “Impianti fotovoltaici“.
In attesa che siano liberate le aree che il Comune ha già espropriato, e che permetteranno un ampliamento del parco della Caffarella, il simbolo della vallata si prepara ad affrontare un restyling a lungo atteso. Un restauro che dovrà essere accompagnato dalla stesura di un progetto per quella “Funzionalizzazione” a cui, la delibera firmata dal Sindaco e sottoscritta dalla sua Giunta, fa espressamente riferimento.
Fonte: Romatoday.it
Photo: Romatoday.it