Un’altra grana dagli Usa per l’App social dedicata ai servizi di trasporto: l’accessibilità
Un’idea buona, ma con molti problemi. Ora anche per l’accessibilità. Uber, la app che consente di trovare a pagamento e real time passaggi con autista in molte grandi città del mondo, Roma e Milano incluse, ma contestata, ove è presente, dalle società di taxi e di noleggio con conducente, spesso con scioperi e proteste, come è accaduto di recente a Milano, tanto che molte metropoli hanno deciso di vietarla o regolamentarla.
L’ultima tegola, riferisce GIGAOM,viene dal Texas, dove tre cittadini su sedia a ruote hanno denunciato Uber e Lyft, una società che offre servizi simili, per violazione del ADA, il Americans with Disabilities Act, la legge americana che tutela i diritti delle persone con disabilità, per aver di fatto negato il servizio di mobilità a persone con disabilità.
La denuncia, presentata la scorsa settimana a San Antonio da un veterano militare e da due donne di Houston, Texas, tutti su sedia a ruote, chiede la sospensione delle attività per le due società. Il motivo è che i due servizi di noleggio avrebbero permesso di negare il trasporto alle persone con disabilità e che non avrebbero addestrato gli autisti, come prevede la legge, ad offrire adeguato supporto ai passeggeri con disabilità. La denuncia non precisa, però, se tutta o solo una parte dei mezzi di trasporto collegati alle App debbano essere accessibili, secondo quanto previsto dall’Ada, ma una simile class action, condotta in passato nei confronti della città di New York per l’assenza di taxi accessibili, ha prodotto come effetto che ora nella metropoli americana circolano 230 “yellow cab” attrezzati al trasporto di persone con disabilità.
La risposta di Uber e Lyft non si è fatta attendere
Le due società, il cui fatturato è in rapida crescita grazie al successo delle app create per il noleggio con conduecente, hanno immediatamente risposto alle accuse.
Per un portavoce di Uber, “la nostra tecnologia ha aumentato la mobilità e la libertà dei conducenti e dei passeggeri con disabilità. Uber offre eccellenti opzioni di noleggio per passeggeri con disabilità ed è leader nell’offerta di tecnologie per la mobilità”.
L’altra società, Lyft, per il momento presente solo negli Usa, risponde che “punta a accontentare tutti quelli che nella comunità hanno bisogno di spostarsi e che molte persone con disabilità, che prima subivano la scarsità di servizi di trasporto adeguati alle loro esigenze, ora utilizzano Lyft come strumento efficace, sicuro e conveniente per spostarsi”