Gli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana
L’Agenda Digitale Italiana è stata istituita nel 2012 con il Decreto Crescita con le funzioni di coordinare e valorizzare le competenze del Dipartimento per la Digitalizzazione e l’Innovazione della Presidenza del Consiglio, dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, di DigitPA e dell’Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione per le competenze sulla sicurezza delle reti.
Fra le priorità dell’Agenda Digitale Italiana ci sono innovazione della PA e della Giustizia, anagrafe digitale, cybersecurity, infrastrutture.
Le linee guida del programma del Governo
In realtà essa ricalca i sette punti indicati dalla Commissione europea nella strategia Europa 2020 adattandoli alle necessità italiane. Questi i punti:
- Identità digitale e servizi innovativi per i cittadini: carta di identità e tessera sanitaria elettronica; anagrafe unificata, archivio delle strade, domicilio digitale e posta elettronica certificata obbligatoria per le imprese.
- Amministrazione digitale: dati e informazioni in formato aperto e accessibile compresi quelli della pubblica amministrazione, biglietti di viaggio elettronici, sistemi digitali per l’acquisto di beni e servizi, trasmissione obbligatoria dei documenti via Internet.
- Servizi e innovazioni per favorire l’istruzione digitale: certificati e fascicoli elettronici nelle università, testi scolastici digitali.
- Misure per la sanità digitale: fascicoli sanitari elettronici, prescrizioni mediche digitali.
- Forte impulso per la banda larga e ultralarga.
- Moneta e fatturazione elettronica: pagamenti elettronici anche per le pubbliche amministrazioni, utilizzo della moneta elettronica.
- Giustizia digitale: notifiche e biglietti di cancelleria dei tribunali per via elettronica, modifiche alla legge fallimentare per procedere in via telematica, ricerca e incentivi per società attive nelle nuove tecnologie.
Al via un nuovo corso per l’AgID
In questi giorni sono stati indicati, dal nuovo Governo Renzi, il direttore dell’AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale. e il suo board di amministrazione. Ci si aspetta quindi che le prime azioni vedano presto avvio dopo che l’attività dei precedenti governi della precedente e dell’attuale legislatura sull’agenda digitale è stata giudicata fallimentare dalla Camera dei Deputati.