Da una ricerca, la carenza di infrastrutture causa mancati guadagni
Ogni anno il settore del turismo europeo registra un mancato introito di €142mld a causa di gravi carenze in infrastrutture e servizi destinati ai viaggiatori con disabilità. Lo rivela una ricerca dell’ Università del Surrey commissionata dall’Unione Europea, dalla quale emerge che, solo nel 2012, le persone che per ragioni di handicap o per età avanzata hanno richiesto supporti speciali hanno effettuato ben 783mln di viaggi in Europa, con un volume d’affari pari a €394mld e 8,7mln di posti di lavoro.
I profitti dall’accessibilità
E se le destinazioni europee fossero pienamente accessibili – ad esempio, in Italia Venezia lo sarebbe almeno al 70% e manca solo adeguata promozione per renderla una meta preferenziale del turismo accessibile – questa domanda potrebbe aumentare del 44% l’anno, di circa 862 milioni di viaggi all’anno fino al 2020. Un numero considerevole di località già beneficiano dell’accessibilità come strumento di competizione turistica, oppure perseguono una strategia di miglioramento in questo settore. Ma molti operatori non sono ancora preparati per la domanda di ospiti con bisogni speciali in termini di infrastrutture, servizi ed attitudine, i viaggiatori incontrano spesso problemi. In modo da migliorare l’offerta di turismo accessibile e di incoraggiare la domanda, questo studio dunque fornisce alcune linee guida.
Le linee guida per un turismo accessibile di successo
Lo studio fornisce una serie di importanti linee guida:
- Il turismo accessibile ha chances di successo se viene inserito in una strategia globale, che comporta l’armonizzazione di standard e legislazione favorevole, l’accessibilità come criterio per i finanziamenti e gli appalti pubblici il sostegno per la formazione ed educazione in merito.
- Per la crescita futura, il settore deve avere una migliore coordinazione, attraverso partnerships pubbliche e private a livello regionale e locale e una struttura manageriale con appropriate risorse, strategie and azioni definite in un progetto.
- La buona pratica si migliora se le organizzazioni fanno parte di più ampi network professionali di operatori ed esperti in accessibilità, in collaborazione con i beneficiari dei servizi.
- È importante essere consapevoli dei diversi bisogni ed esigenze, individuali e collettivi e degli strumenti possibili a loro disposizione, con l’informazione specifica e degli esempi di buone pratiche che si sono sviluppate negli anni nel settore.
- Tutte queste azioni possono essere rilanciate con una mirata politica di marketing e pubblicità, dal momento che spesso l’informazione sull’accessibilità non è presente nei materiali e strumenti informativi.
È inoltre importante garantire buone offerte economiche, alla portata delle diverse categorie ed un uso integrato dei media, compresi i social network per i più giovani ed i bambini, può rappresentare uno strumento efficace per farsi conoscere.