Una piattaforma di social learning per imparare gratis in rete
Si chiama Socloo la piattaforma ideata da Andrea Armellini; una maniera innovativa di portare la scuola online, tra condivisione e collaborazioni. “Con sei figli il mondo della scuola l’ho visto da vicino. Ne ho testato la lentezza in fatto di digitalizzazione ed è stato questo che mi ha dato l’idea di Socloo”, dice Andrea Armellini , un imprenditore nel campo del software a Startup Italia. È anche un genitore convinto che la scuola ha ancora molti problemi sul fronte digitale, “un po’ per mancanza di sostegni economici adeguati – spiega – un po’ per lo scetticismo di molti docenti verso tecniche di insegnamento che prevedono il supporto della tecnologia”. Così ha progettato una piattaforma che mette in rete genitori, studenti e insegnanti, in “un unico punto di entrata per il social learning ”. Per ora il progetto è presente a Milano Nord in circa una ventina di scuole, e il Liceo Scientifico Statale Ettore Majorana di Rho è stato il primo a sbarcare sulla piattaforma. Nei prossimi mesi sarà presente a livello nazionale.
Come funziona Socloo
La piattaforma serve a creare una interazione tra docente e studente diversa da quella che c’è nelle lezioni frontali in aula e dare spazio a metodi di apprendimento non tradizionali, dalle lezioni online alla didattica basata sul modello della scuola capovolta, la flipped classroom. La metodologia della flipped classroom nasce meno di 10 anni fa negli Stati Uniti dalla concretizzazione del lavoro del Prof. Jon Bergmann un entusiasta docente di chimica di scuola secondaria stanco dell’approccio didattico tradizionale. Letteralmente il termine significa “classe capovolta”, ma in realtà non è tanto la classe ad essere “capovolta” quanto il normale schema di lavoro in classe. Tipicamente, infatti, si ha un primo momento in cui l’insegnante spiega seguito da un secondo momento in cui agli studenti sono assegnate delle consegne da risolvere e studiare a casa (i “compiti a casa”). È un social network a tutti gli effetti ma è privo dell’aspetto ludico, perché ci sono gerarchie di utenti. I docenti possono creare dei gruppi dove gli studenti partecipano e interagiscono, ma la struttura resta sempre verticalizzata sull’insegnante che è l’amministratore del gruppo. L’aspetto sociale sta nel fatto che i gruppi di condivisione non sono chiusi nell’ambito della singola scuola ma possono aprirsi a più istituti diversi. I costi del social learning sono pari a zero. La scuola non deve dotarsi di una piattaforma specifica, avviene tutto in cloud e gratis. Socloo è open source, vuol dire che siamo aperti a collaborazioni e implementazioni. Tutto questo a costo zero. Siamo in attesa di poter stringere una collaborazione con il Miur, per poi avviare una campagna di crowdfunding in modo da garantire anche in futuro la gratuità e l’assenza di banner pubblicitari.