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Nuovo utilizzo al San Raffaele Pisana e Santa Lucia di Roma
L’ esoscheletro, ossia il dispositivo applicabile al corpo che può far camminare anche chi è costretto su una sedia a causa di traumi o patologie, continua ad essere sviluppato e perfezionato nelle diverse strutture di riabilitazione.
Ekso, il robot bionico ad alta tecnologia è entrato anche nel progetto riabilitativo dell’ Irccs San Raffaele Pisana di Roma.
L’ esoscheletro Ekso
L’ esoscheletro robotico indossabile proviene dell’ azienda EMAC di Genova ed è realizzato in acciaio e carbonio, progettato negli Stati Uniti per il training riabilitativo del cammino di pazienti affetti da patologie neurologiche.
Si indossa come fosse una tuta e viene azionato da quattro motori elettromeccanici alimentati da due batterie, sedici sensori collegati al corpo permettono al paziente di stare in piedi e di muoversi correttamente spostando le gambe secondo le sue intenzioni.
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L’ unità operativa di neuroriabilitazione dell’ Istituto San Raffaele di Roma, diretta da Marco Franceschini, sta perfezionando la formazione con gli esperti in modo da poter trattare i primi pazienti già da aprile.
Intanto, due atleti senza l’uso delle gambe hanno corso un breve tratto della Maratona di Roma grazie a un esoscheletro indossabile.
Alla Maratona di Roma
Carmine Consalvi e Nicoletta Tinti hanno percorso il Viale delle Terme di Caracalla per 1 km circa, indossando il dispositivo del Training Center ReWalk della Fondazione Santa Lucia di Roma.
E il 21 e 22 marzo medici e bioingegneri della Fondazione Santa Lucia erano presenti con sul palco di “Techno runner” per la presentazione del progetto.
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Da tempo il Laboratorio di NeuroRobotica della Fondazione Santa Lucia riveste un ruolo centrale nello sviluppo di sistemi esoscheletrici, partecipando alla progettazione, all’ideazione e alla successiva analisi del sistema nervoso» dei pazienti coinvolti.
Come ha spiegato il Dottor Marco Molinari, Neurologo Primario e Responsabile Progetti Esoscheletri della Fondazione, “riuscire a tornare in piedi è importante non solo per spostarsi, ma anche per stare meglio”.
Adesso la Fondazione Santa Lucia cercherà di utilizzare nel modo migliore le innovazioni tecnologiche a beneficio dei pazienti di Lazio ed Italia.