Da Gregoriana Massimi “un libro fuori dai cliché”
Recensione di Antonietta Mastrangelo*
Se dovessi consigliare un libro ad un amico che desidera leggere qualcosa di diverso, fuori come si usa spesso dire dai clichè, certamente consiglierei la lettura dell’autrice del libro Gregoriana Massimi, intitolato “Cose così. Il sottile confine dell’incoscienza”.
Il titolo stesso di questo libro riconduce proprio ad un modo comune di dire, quando ci accade qualcosa o a volte più di una in un periodo della nostra vita, in fasi per così dire dove tutto sembra non andare per il verso giusto, e dove la vita che avremmo voluto per noi stessi, non è quella che nel corso della nostra esistenza avevamo fantasticato nella nostra mente.
Ecco dunque, come la vita a volte ci mette essa stessa alla prova, capovolgendo i ruoli, e mettendosi “dietro alle telecamere” come un’esperta regista, batte il ciak e comincia a girare il film, e i protagonisti della storia siamo proprio noi.
Questo è ciò che accade in un certo senso al personaggio principale di questo libro, Fiamma, una ragazza che vive la sua vita tra lavoro, amicizie, svaghi ed amore, nelle giornate scandite dalla routine quotidiana, e che sente essere sempre la stessa,non una novità, non una situazione diversa o inaspettata, si ritrova in situazioni che ella stessa pensa di vivere, sospesa tra sogno e realtà.
“Cose così” si divide in tre parti a scandire come fossero tre fasi della sua esistenza, la prima descrive la sua vita quotidiana o quella che almeno la protagonista del libro crede di vivere, la seconda lo sviluppo a situazioni del tutto inaspettate di questa sua vita quotidiana, che prende nel proseguo del libro una piega interessante per la conoscenza di un altro personaggio,Simone, il quale compare nel racconto, sconvolgendo la vita di Fiamma, ed infine la terza ed ultima parte dove tutto ciò che fino ad allora la protagonista del libro aveva creduto o pensato di vivere si rivela completamente diverso dal previsto.
Lo snodo del racconto è presente tra la fine della seconda parte e l’inizio della terza, quando Fiamma comprende che forse ci sono degli elementi nella sua vita che non quadrano e che tutto sembra irreale, quasi fosse un sogno, è da questo momento della storia che i “nodi vengono al pettine”, come se la vita le avesse detto un enorme bugia e la realtà fino ad ora vissuta, altro non fosse il risultato di una vita virtuale, irreale.
I personaggi che ruotano intorno alla protagonista di “Cose così” (le amiche Gioia, Sofia e Sara), fanno più da sfondo o se preferiamo dire da cornice all’evolversi del racconto, a sostenere il senso stesso della storia, ad esclusione di alcuni di essi (il personaggio di Leandro il fidanzato di Fiamma e quello di Simone che nella parte finale del libro lei scoprirà avere in realtà un altro nome Mattias), i quali rappresentano la chiave di apertura del racconto e di risoluzione finale dello stesso, dello scioglimento del bandolo della matassa fino alla totale comprensione del senso della nostra storia,mettendo Fiamma di fronte ad una scelta,di vita e d’amore.
Interessante la minuziosa descrizione degli ambienti e dei paesaggi, i dettagli visti come attraverso una lente d’ingrandimento di alcuni momenti delle giornate, e descritti attraverso lo stato d’animo della protagonista, come i forti temporali, gli acquazzoni estivi, e i suoi momenti di tristezza e malumore,il sole caldo che irradia con il suo calore,scaldando anche l’infreddolito cuore di Fiamma, dopo un temporale, il passaggio delle stagioni che coincide con il cambiamento, il mutamento dello stato delle cose, appunto “cose così”,ossia, quello che si pensa o si dice a volte con non curanza, senza farci troppo caso, quelle cose che avvengono senza un’apparente ragione mentre tutto avviene non per caso, forse il destino o quello che gli antichi chiamavano fato, il quale sembra sempre non avere un senso logico ma in realtà lo ha, come se tutto fosse già segnato, come il percorso di un sentiero che conduce alla vita che in realtà ci appartiene.
Altrettanto interessante l’utilizzo di immagini ove è possibile cogliere quasi il suono degli oggetti, lo scrosciare delle foglie sull’asfalto, il movimento degli alberi con il vento,il fresco della leggera brezza mattutina sulla pelle, il cinguettio degli uccellini fuori la finestra, il fischiare della caffettiera e il caffè che sale sù con il suo persistente profumo che si espande in tutta la casa.
Richiami onomatopeici e a profumi, degni dei libri di poesie come antiche reminescenze scolastiche c’insegnano.
[jwplayer mediaid=”9125″]
Il libro di Gregoriana Massimi “Cose Così. Il sottile confine dell’incoscienza” recensito dalla rubrica “Se Scrivendo” di Viva l’Italia Channel (Sky, canale 879), con un’intervista all’autrice
Insomma, un libro da leggere tutto d’un fiato, d’amore e d’amicizia, vista anche la sua fluidità di linguaggio, che rende il racconto scorrevole e di veloce lettura, mai scontato, una storia che pur nella sua apparente semplicità,non risulta banale nella sua evoluzione, celando invece una complessità nei sentimenti provati e raccontati dai personaggi,in modo particolare da Fiamma, che si scioglie come neve al sole verso l’epilogo finale, quando la protagonista dovrà decidere cosa fare della sua vita e farà la sua scelta,d’amore, ora non più combattuta, ma felice e sicura della scelta fatta, perché quella è la vita che in realtà ha sempre sentito appartenerle.
Talvolta nella vita ci sono degli eventi che rimescolano a tal punto le cose, da cambiare per sempre la nostra esistenza. È ciò che accade a Fiamma, una bella ragazza, forse un po’ annoiata dal suo lavoro e dalla quotidianità che conduce, e tuttavia fortunata ad avere un fidanzato, Leandro, e un gruppo di amiche che le vogliono bene e di cui può fidarsi. Ma un grave incidente in moto l’allontana da questa realtà apparentemente serena per metterla di fronte a una nuova vita. “Cose così. Il sottile confine dell’incoscienza” è un romanzo diviso in tre parti, che affascina il lettore fino alla fine trascinandolo in una dimensione di sospensione tra sogno e realtà, e invitandolo a prendere parte ai tormenti e ai pensieri della protagonista, una ragazza alla ricerca della sua nuova identità e del suo destino a lungo immaginato e mai vissuto fino in fondo.
Gregoriana Massimi è nata nel 1982 a Roma dove ha sempre vissuto. Si è laureata nel 2008 in “Scienze e Tecnologie della Comunicazione” presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Appassionata di giornalismo e di scrittura, dal 2009 fa parte dell’Ordine nazionale dei giornalisti, dopo aver collaborato con alcune emittenti radiofoniche romane ed altre televisive.
* Antonietta Mastrangelo, autrice della recensione di “Cose così. Il sottile confine dell’incoscienza”, è una delle animatrici del crossbooking #GiroLibroSociale presso il parco dell’innovazione sociale di Torricola