Dalla Cascina Triulza alle rassegne alternative e critiche
L’evento di Expo 2015 ha coinvolto attivamente le realtà del Terzo settore e della società civile, anche se molte, non condividendone le modalità, si sono volute tirare fuori dalla manifestazione o addirittura vi fanno opposizione.
La maggioranza di queste si sono riunite nella Cascina Triulza, il Padiglione della Società Civile, dove è stato allestito un programma con 140 organizzazioni partecipanti con oltre 750 eventi, circa 200 realtà locali e internazionali presenti nell’area Mercato.
[jwplayer mediaid=”8976″]
E pur denunciando un ordine economico e sociale nemico di un giusta allocazione delle risorse, partecipano alla manifestazione con giovani lavoratori della terra, imprenditori ed artisti per impegnarsi a costruire un mondo migliore.
Inoltre è nata “Exponiamoci”, una rete di diciotto associazioni per coinvolgere le realtà della società civile negli eventi che si terranno dentro e fuori il sito espositivo dell’ Expo di Milano per la presentazione di idee e proposte e tutte le iniziative promosse.
L’ Expo dei Popoli
Ma accanto all’Expo ufficiale, esiste anche l’ Expo dei Popoli, una realtà che raggruppa 50 ONG, numerose reti della società civile e movimenti contadini di tutto il mondo.
Il movimento vuole affiancare le voci dei popoli a quelle dei governi e delle imprese transnazionali, per proporre visioni e soluzioni alternative per l’accesso al cibo e alle risorse naturali, per il rispetto dei diritti umani e del pianeta, contro la speculazione e l’accaparramento delle terre.
Dal 3 al 5 giugno alla Fabbrica del Vapore di Milano Expo dei Popoli organizza un forum internazionale con oltre 150 delegati da tutto il mondo in rappresentanza di organizzazioni che operano nella cooperazione allo sviluppo, agricoltura sostenibile e biologica e consumo critico.
Gli eventi paralleli
Vi sarà anche la World Fair Trade Week, la settimana mondiale del commercio equo che vedrà dal 23 al 31 maggio Milano ospitare tra le altre iniziative la conferenza biennale della World Fair Trade Organization e nei giorni dal 28 al 31 maggio Milano Fair City, fiera internazionale del commercio equo e solidale.
Infine molti gruppi si sono uniti nel Comitato No Expo, Rete dell’Attitudine , una rete eterogenea di realtà, associazioni, e centri sociali della sinistra radicale.
Nato nel 2007, lotta con diverse manifestazioni contro Expo 2015, convinto che la rassegna non sia un’opportunità per il territorio, bensì l’affermazione di interessi speculativi contro i beni comuni e le casse pubbliche.