Lazio, approvata legge a tutela delle persone sorde

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Lingua dei segni per le persone sorde

Valorizzate la lingua dei segni italiana (LIS) e la piena accessibilità

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato all’ unanimità le ‘Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva’.

La nuova legge regionale, in attuazione all’articolo 21 della Convenzione Onu del 2006 sui diritti delle persone con disabilità e delle risoluzioni del parlamento europeo, prevede l’attivazione per legge in ogni punto nascita regionale dello screening uditivo neonatale per la diagnosi precoce delle disabilità uditive.

Sarà incentivata, anche attraverso appositi sportelli all’interno delle Asl, la formazione di équipe di sostegno alle famiglie con figli sordi e alle persone sorde, composte da medici ed esperti con specifiche competenze sul deficit uditivo in ambito psicologico, educativo e giuridico.

Per la formazione ed informazione

La Regione inoltre vuole favorire e sostenere in particolare il ricorso alla lingua italiana dei segni (Lis), alla lingua parlata e scritta o ad altre forme di comunicazione, nel rispetto dei principi di libertà di scelta e di non discriminazione, nei servizi educativi di prima infanzia.

Sono anche previsti il supporto agli studenti sordi con servizi specialistici, programmi di riconoscimento vocale e scrittura veloce, impiego di ausili tecnici e altre misure nei percorsi formativi professionali, nei servizi pubblici e nella comunicazione istituzionale.

La Regione inoltre intende favorire la realizzazione di telegiornali regionali e programmi televisivi con sottotitoli e traduzione simultanea e manifestazioni culturali ed eventi di pubblico interesse con l’uso della Lis o attraverso altri supporti tecnologici per rendere fruibile la cultura alle persone sorde.

Con il Terzo settore

Nel pacchetto degli interventi figurano anche la promozione di servizi di informazione e sensibilizzazione sulle differenti modalità di comunicazione, sulla Lis e sulle problematiche legate alla sordità.

Questi saranno attuati tramite forme di collaborazione con associazioni di tutela delle persone sorde, con le figure professionali qualificate e con enti e soggetti del terzo settore che operano nella ricerca, formazione progettazione ed erogazione di servizi nell’ambito della sordità.

Sarà istituito anche un fondo di 100 mila euro per l’anno 2015, più altri 500 mila euro per il 2016 e il per 2017 (250 mila per annualità).